Arriva la rivelazione a sorpresa su Schumacher, fan attoniti
Ieri alle 05:00 PM
Barrichello è tornato a parlare di quanto era compagno di squadra di Schumacher in Ferrari: ecco la nuova rivelazione.
Dal 2000 al 2004 la Ferrari si è aggiudicata quattro titoli mondiali piloti con Michael Schumacher e quattro anche costruttori, grazie pure al contributo di Rubens Barrichello. Il team aveva un numero 1 dichiarato, c’erano delle gerarchie ben definite, e il brasiliano lo sapeva quando è stato ingaggiato.
Si sono verificate più situazioni nelle quali Barrichello ha dovuto lasciar passare Schumi, eseguendo i famosi ordini di scuderia. Ovviamente, non è mancato qualche momento nel quale non avrebbe voluto farlo. Ad esempio, nella gara del Gran Premio d’Austria 2002, quando si è lasciato superare quando erano quasi sulla linea del traguardo. Ha consegnato all’allora compagno di squadra una vittoria che avrebbe voluto tenere per sé. Quell’episodio non fu bello da vedere.
Ferrari F1, Barrichello e Schumacher: la rivelazione del brasiliano
Sicuramente non è mai facile da digerire il fatto di dover regalare la propria posizione, soprattutto se questo comporta perdere una vittoria oppure un piazzamento sul podio. È capitato a tanti piloti nella storia della F1. In tempi più recenti molti ricorderanno Valtteri Bottas con Lewis Hamilton in Mercedes, ma i casi sono stati diversi. Spesso è tutto avvenuto in maniera “normale”, altre volte è stato poco carino da vedere.
Barrichello ha parlato dell’argomento al podcast Beyond The Grid e ha spiegato cosa è successo fin dalla sua prima gara in Ferrari: “In Australia ero secondo e mi stavo avvicinando a Michael, è stata la prima volta che ho sentito via radio che dovevo abbassare i giri o qualcosa del genere“. Da subito le cose sono state messe in chiaro e lui ne era consapevole, anche se vivere quelle situazioni può essere un po’ frustante.
Il brasiliano avrebbe potuto vincere qualche gara in più, però era Schumacher il pilota da mondiale ed è normale che la scuderia di Maranello non volesse prendere dei rischi. C’era voluto tanto tempo per tornare a conquistare il titolo piloti e c’era fame di continuare a macinare vittorie iridate. Magari qualche momento poteva essere gestito meglio da parte del team, ma ormai è il passato.
Barrichello può comunque essere contento di aver fatto parte di un periodo felice della Ferrari e di aver dato un suo contributo, sia per il successo di Michael stesso che per il campionato costruttori. Forse può avere qualche rimpianto in più per non essere stato al livello di Jenson Button nel 2009, quando entrambi si trovarono tra le mani una Brawn GP incredibilmente forte e fu l’inglese a sfruttarla per laurearsi campione del mondo.
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