Conferenza stampa, RANIERI: "Per risollevare la Roma non serve un mago. Dybala? Non voglio perderlo per un mese. Pellegrini soffre dentro ma reagirà"
11/22/2024 06:39 PM
Dopo la conferenza stampa di presentazione, Claudio Ranieri torna a parlare. Oggi alle ore 13:30 l’allenatore della Roma risponderà alle domande dei cronisti direttamente dalla sala stampa del centro sportivo ‘Fulvio Bernardini’ di Trigoria a due giorni dal big match contro il Napoli, valido per la tredicesima giornata di Serie A e in programma domenica alle ore 18.
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Le condizioni di Hummels e Dybala? Posso partire titolari contro il Napoli?
“Dybala l’ho visto oggi per i primi 20 minuti, per cui lasciatemi parlare con lui e i fisioterapisti. Non so quanto allenamenti debba fare prima di essere disponibile. Hummels già si era allenato l’altra settimana, poi è stato male i primi due giorni della settimana. Oggi ha fatto tutto l’allenamento, per cui mi lascia sereno di poter decidere come voglio. Scegliere è molto importante”.
Che Napoli è quello di Conte? Come si affronta?
“Prima che iniziasse il campionato dissi che Conte sarebbe arrivato primo o secondo, è una squadra in auge e sta facendo bene. Sarà una partita bella e difficile sia per noi sia per loro”.
Questa è una squadra che ha potenzialità inespresse o non ha la mentalità vincente come diceva Juric?
“Mi è difficile dirlo ora. I giocatori sono validi, ma quando si inizia a perdere si entra in una spirale negativa. Io devo riportare fiducia e avere fiducia in loro e tra loro. Fare dei risultati in sequenza accresce la fiducia in tutti. La qualità c’è, è una buona squadra che va supportata da me e dai tifosi, che sono l’anima di una squadra. L’allenatore può essere bravo o meno, ma i tifosi sono la benzina della squadra. La squadra deve tirarseli dietro con ottime prestazioni e voglia di far vedere chi siamo. Il calcio è semplice”.
Che sensazioni ha su Dybala? Pensa che sia un problema mentale? C’è una volontà di risolvere questo problema?
“Dobbiamo aiutare il ragazzo, se ha questo fastidio va risolto. Se viene evidenziato che non c’è un vero infortunio allora bisogna scandagliare ancora di più e capire il perché di questo dolore. Stiamo facendo tutto il possibile affinché sia disponibile. Ho parlato con lui in questi giorni, è sempre positivo. Io non voglio rischiare il giocatore, preferisco perderlo per una partita piuttosto che per un mese. Vediamo, abbiamo tre partite in sequenza tutte belle. Voglio parlare con lui e capire cosa mi può dare”.
La figura da ‘Harry Potter’ che le è stata data le piace o le mette pressione?
“Ringrazio i tifosi per la fiducia, è incredibile vedere quelle manifestazioni di affetto e stima. La pressione l’ho sempre avuta, se non l’avessi voluta non avrei scelto di tornare. La squadra ha bisogno di tutti, ha fatto male e ora dobbiamo fare ciò di cui siamo capaci. Non serve un mago ma una persona normale che dia loro fiducia e piano piano si risolvono i problemi. Ho sempre cercato di tirar fuori il bambino che è dentro di loro. Facciamo un mestiere bellissimo, dobbiamo far di tutto per tornare indietro e cercare di giocare con l’entusiasmo di un bambino anche se siamo adulti. Abbiamo delle responsabilità, dobbiamo dare tutto. Questi calciatori sanno giocare bene e ce lo devono far vedere. Se uno è malato non diventa sano dall’oggi al domani, abbiamo degli step da fare insieme, compatti e uniti. Io, società ,presidenza, lo spogliatoio e sono convinto che anche il pubblico ci darà una mano”.
Come sta Dovbyk? Che tipo di centravanti può diventare? Cosa ha detto a Pellegrini per superare questo momento?
“Ho detto alla squadra che lui è un tipo di centravanti che si trova meglio in profondità piuttosto che palla addosso. Comunque sta bene, ha detto che non ha problemi. Pellegrini deve saper reagire, quando si cade la cosa più bella è vedere come ti rialzi, con che voglia e determinazione lo fai. Per essere romano è un po’ introverso, si tiene tutto dentro mentre noi romani siamo più aperti. Lui soffre dentro ma deve saper reagire alle avversità e sono convinto che ce la farà”.
Che spogliatoio ha trovato dal punto di vista dell’umore?
“Se Juric lo ha trovato triste immaginate io… Per questo ho parlato del bambino che c’è dentro di loro, dentro di me ho ancora quel sogno e voglio che loro facciano lo stesso. Facciamo il lavoro più bello del mondo, solo chi cade può rialzarsi dalle difficoltà e noi abbiamo la possibilità di rialzarci”.
Ci ha promesso che Angelino non avrebbe fatto più il braccetto.
“Gli allenatori sono tutti bugiardi (ride, ndr)”.
C’è la possibilità di vedere Cristante tra i tre di difesa?
“Cristante può giocare lì, ma se ho Hummels perché devo giocare con Cristante lì. Tante volte l’allenatore fa delle mosse che sembrano strane, però lui sta tutti i giorni con i calciatori e sa quello che può chiedere. Non ho detto che Angelino non possa giocare lì, il calcio è vario e cambia da un giorno all’altro. Noi dobbiamo essere sul pezzo. Ormai tutte le squadre cambiano: il Napoli come gioca? Non gioca 4-3-3, guardatelo bene…”.
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