Carnesecchi: "Il ballottaggio con Musso mi ha aiutato tantissimo a crescere, è stato l'anno più importante"

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Bergamo. “Spero non sia il momento più bello”. MarcoCarnesecchi è un ragazzo ambizioso, che sente l’esigenza di migliorare e migliorarsi: “Nell’ultimo anno e mezzo è cresciuto molto come persona” dice di lui Gasperini, che si gode un portiere affidabile che ha timbrato diverse vittorie (e pareggi) nelle scorse settimane. “Le prestazioni della squadra mi permetto di esaltare ancora di più ciò che faccio” afferma in conferenza stampa alla vigilia dello SturmGraz. Parlando, tra le altre cose, anche di quanto il ballottaggio con Musso sia stato per lui fondamentale per crescere.

Le parole di Carnesecchi in conferenza stampa

Nazionale – “Io penso a continuare così, cercando di mettere in difficoltà chi deve scegliere.

La Champions – “Il sogno che insegue ogni bambino, mi ha permesso di fare uno step mentale per capire che giocando certe partite si fanno esperienze veramente importanti, la forza mentale dei giocatori che ti fa stare collegato 90 minuti, questa è una cosa che ho imparato molto dalla Champions, ti alleni sempre con il meglio in circolazione”.

La partita col Napoli – “Mi ha dato fastidio non riuscire a fare parate su occasioni avversarie, sul trovare una forma mentale mia, è una cosa che mi dà molto fastidio, gli atleti devono essere bravi a voltare pagina e andare avanti”.

La vittoria che manca da un mese – “Non è successo niente: i risultati non stanno arrivando, ma sposta poco i nostri equilibri, magari con la Lazio il primo tempo non è stato tra i migliori, ma gli obiettivi sono chiari per tutti”.

Il dualismo con Musso e Rui Patricio – “L'anno scorso è stato il più importante per me: ho imparato tantissimo, anche la gestione emozionale di tutto quanto, sapersi controllare, saper subentrare. È stato fondamentale. Quest'anno ho un ragazzo speciale come compagno, un atleta speciale, lui mi aiuta tantissimo con le letture, dandomi consigli come può fare uno solo con la sua esperienza”.

La sfida con lo Sturm – “Non sappiamo se sarà una partita in cui serviranno poche parate o se dovremo soffrire: l'importante è farsi trovare pronti, speriamo ci siano parate da fare, magari non troppo complicate, senza il rischio di sbagliare”

Il gioco coi piedi – “I rilanci si stanno raddrizzando, speriamo che ora il vento permetta al pallone di stare dentro al campo (ride, ndr). Anche quello arriverà e migliorerà col lavoro”.

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