Gasperini espulso, rischia più giornate di squalifica: "Il quarto uomo mi ha provocato"
Ieri alle 04:29 AM
L’unico neo della serata del Tardini, che ha portato l’Atalanta di nuovo in testa alla classifica per una notte e griffato il miglior inizio di sempre nella storia della Dea, è stata l’espulsione rimediata da Gian Piero Gasperini dopo 10 minuti nel secondo tempo. Un episodio che farà ancora discutere, soprattutto perché potrebbe costare al tecnico nerazzurro una squalifica più lunga rispetto alla canonica giornata che bisogna scontare dopo un cartellino rosso.
“La mia espulsione è legata soprattutto al quarto uomo”, ha spiegato nel post-partita a Sky Sport, riferendosi al signor Massimi, “perché c’era stato un fallo evidente sulla schiena di Toloi dopo una palla lunga. E se nascono questi falli, può nascere di tutto”.
Manganiello ha rilevato le proteste e lo ha inizialmente ammonito, “ma era finita lì”, ha spiegato. “Poi la provocazione del quarto uomo che è stato due minuti a guardami in panchina. E io gli dicevo: ‘guarda la partita, non guardare me’. Ha richiamato l’arbitro e mi ha mandato fuori”.
“L’ha reso protagonista anche questa sera: forse non era protagonista diversamente e così è riuscito a diventarlo”, ha concluso.
Nel momento in cui usciva dal campo, le immagini televisive hanno mostrato chiaramente il labiale di Gasperini che si è lasciato andare ad un “deficiente”, non indirizzato a qualcuno in particolare ma con ogni probabilità riferito al quarto uomo o all’arbitro.
Se questo dettaglio verrà inserito nel referto arbitrale, potrebbe risultare un’aggravente e potrebbe allungare la squalifica a più di una giornata.
Gasperini non sarà certamente in panchina all’Olimpico con la Roma, ma è da considerarsi adesso a rischio anche per la sfida casalinga col Milan del 6 dicembre.