Koopmeiners racconta il passaggio alla Juve: "L'estate è stata pesante. E quel viaggio in taxi a Torino…"

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Un passaggio complicato, un trasferimento che si è tirato avanti per tutta estate come una telenovela. Fino a quando, a fine agosto, si è concretizzato: "Un'estate pesante" è il riassunto di TeunKoopmeiners parlando in un'intervista a Tuttosport di quanto successo in estate con l'Atalanta, il braccio di ferro dei certificati medici, l'attesa e poi la firma quasi sul gong del mercato.

"Sapevo che c'erano club inglesi interessati" spiega il classe 1998 olandese, parlando del suo desiderio di unirsi alla Juventus, "ma non appena ho saputo della Juventus io non ho avuto nemmeno un dubbio. Mi piace questo club dal primo momento in cui sono arrivato in Italia, ma non solo. Ttifavo e seguivo la Juventus già da bambino, adoravo Zidane. Essere qui per me è come un sogno, è quello che ho sempre inseguito da piccolo".

L'estate passata quasi da separato in casa a Bergamo viene definita dall'ex numero 7 come "pesante, difficile in generale come sensazioni. È stato un passaggio complicato, ma nel calcio può capitare di vivere anche questo". Un istante significativo? "Il viaggio in taxi da Bergamo a Torino con la mia fidanzata per raggiungere la Juventus. La sera prima avevo ricevuto la telefonata in cui mi era stato detto che tutto si era risolto. Sono andato a dormire, ma non avevo ancora metabolizzato bene la notizia. Ricordo che quando il taxi era in viaggio per Torino mi sono girato verso Rosa e le ho detto: 'Finalmente!'. Ero come sollevato, come se tutta la pressione che avevo accumulato fosse andata via".

"È stata una brutta situazione, ovviamente mi è spiaciuto per come è finita. Ma preferisco guardare al futuro. Il passato ce lo siamo lasciati alle spalle" aggiunge.

Direi che sono un po' diversi. Ma è normale, sono due persone differenti e hanno anche un'età non simile. Con Motta e i suoi collaboratori parliamo molto su come viviamo le loro richieste e come ci troviamo nell'applicarle. Motta è molto interessato a capire il nostro feeling, anche se è deciso sul sistema. Il fatto che voglia comprendere la nostra impressione è importante. Con Gasperini era più un "Voglio che facciate così". E noi dovevamo cercare di fare così".

Battuta anche sulle speranze di scudetto della Dea: "L'Atalanta può inserirsi in questa lotta, è una candidata".

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