Kossonou out, Kolasinac squalificato: l'Atalanta per il Napoli deve ridisegnare la difesa

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Zingonia. Senza pace. Da un anno e mezzo a questa parte, quando l'Atalanta si trova ad avere problematiche di profondità della rosa, anche solo per una partita o due, capita puntualmente in difesa. Esattamente come accadrà contro il Napoli, sabato (18 gennaio) alle 20:45, in un match potenzialmente decisivo per lo Scudetto al Gewiss Stadium. Per il quale, al momento, Gian Piero Gasperini ha gli uomini contati.

Partiamo dalle assenze certe: di quella di OdilonKossounou abbiamo già detto, sarà uno stop che nel migliore dei casi richiederà oltre un mese, una quarantina di giorni, se non dovesse essere operato. Lo si scoprirà dopo il consulto a Barcellona, dove è stato anche El Bilal Touré ad agosto 2023, quando aveva subito un infortunio al tendine che lo ha portato a finire sotto i ferri e stare fermo quattro mesi, lo stesso tempo che dovrebbe passare ai box l'ivoriano qualora si decidesse di intervenire chirurgicamente.

"Un grande rammarico, sono veramente dispiaciutissimo, Odilon è un ragazzo fantastico che stava molto bene con noi in un modo così banale" ha detto Gasperini in conferenza stampa dopo Atalanta-Juve.

L'altra assenza certa riguarda invece SeadKolasinac, ammonito al 74' del match contro i bianconeri da diffidato (aveva ricevuto il quarto giallo proprio tre giorni prima a Udine) e dunque squalificato: dall'inizio di dicembre era stato sempre presente nella formazione titolare di Gasperini, rappresentando una certezza dopo i diversi acciacchi muscolari che lo avevano frenato tra agosto e novembre. La sua mancanza si farà sentire, anche in termini numerici.

 

 

Dopo la cessione di Godfrey, di fatto 'sostituito' da Scalvini, sono 6 i centrali di ruolo su cui la Dea può contare. Proprio Giorgio ha terminato il match contro la Juve uscendo dolorante dopo una contusione al ginocchio che ha causato non poco spavento sul momento (“al momento è solo questo” ha detto Gasperini in conferenza). D'altronde parliamo di un ragazzo appena rientrato da un lungo infortunio al crociato: l’allarme comunque è già rientrato, facendo tirare a tutti più di un sospiro di sollievo.

Le certezze, insieme al numero 42, in questo momento risultano dunque essere IsakHien – anche lui diffidato e forse anche per questo risparmiato nel match di martedì sera, dove è entrato solo all'80' – e BeratDjimsiti, in grado di giocare e incidere nonostante il vistoso cerotto applicato al sopracciglio su cui ha dovuto mettere 10 punti in seguito alla botta di Udine.

E poi c'è RafaelToloi, il capitano, utilizzato con il contagocce ultimamente: in Serie A non gioca dal 23 novembre, Parma-Atalanta 1-3, quando fu titolare senza però dare grosse garanzie, poi si è visto per 90 minuti il 18 dicembre contro il Cesena. Anche se resta sempre in piedi l'alternativa dell'abbassamento di De Roon, con Pasalic vicino ad Ederson, il numero 2 è l’unica alternativa di ruolo.

L'emergenza, considerando che Kolasinac tornerà immediatamente, può essere davvero considerata solo temporanea. Anche per questo, forse, non sembra esserci l'intenzione di tornare sul mercato: “A oggi non pensiamo di dover intervenire” ha detto a Sky Sport, “c'è il dispiacere per averlo perso per qualche mese ma è coinciso con il rientro di Scalvini, quindi numericamente ci siamo”.

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