L'Atalanta vince anche nel bilancio: utile di 9,8 milioni al 30 giugno 2024, fatturato di 242 milioni

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Bergamo. Nono anno consecutivo in positivo, un utile più che raddoppiato rispetto alla stagione precedente e un fatturato record incrementato di quasi 50 milioni di euro. L'Atalanta non è vincente solo in campo, ma anche nei conti e lo si evince dal bilancio d'esercizio al 30 giugno 2024.

L'utile complessivo tocca quota 9,8 milioni di euro, un aumento notevole rispetto ai 3,84 del 2023, come del resto vale per il valore della produzione:242,1 milioni di euro. Un anno prima erano 193,7. Il totale del debito, invece, supera di poco i 180 milioni di euro.

L’aumento del ricavato è determinato fondamentalmente dal successo in EuropaLeague, ma anche dal cammino in Coppa Italia, che ha portato la Dea fino alla finale di Roma. Il percorso internazionale ha fruttato dai soli diritti tv una cifra che si avvicina ai 36 milioni di euro: quelli dalla Serie A sono stati 60,5, ma se si calcola la proporzione "a partita" il valore è di 2,77 contro 1,59.

Per non parlare dei 2,7 milioni ricavati da stadio e merchandise dell'Europa League, che hanno di fatto attutito la stagnazione degli abbonamenti (-1,31%, naturalmente dovuto alla chiusura della Curva Sud per i lavori) come del resto l'aumento quasi del 33% degli altri incassi da matchday.

5 invece i milioni incassati dai diritti tv per la Coppa Italia, anche se la possibilità di giocare due finali in una settimana è stata decisiva per delle sponsorizzazioni come l'accordo con Paramount+, presente sul fronte delle maglie delle due partite. A tal proposito, dalle sponsorizzazioni gli incassi sono stati 23,7 milioni di euro.

I successi europei hanno anche portato premi a giocatori e staff tecnico per 19,3 milioni di euro, provocando un aumento dei costi del personale (allenatori e calciatori) dai 70 della precedente stagione ai quasi 100 della 2023/24.

 

La maglia per le due finali

 

Calciomercato, tutte le cifre

La cessione di RasmusHøjlund al Manchester United per 77,8 milioni di euro (più 9,3 di bonus) ha generato una plusvalenza record di 53,2 milioni di euro: mai l'Atalanta è riuscita a ottenerne una così alta. Il totale delle plusvalenze al 30 giugno 2024 si aggira intorno ai 71 milioni di euro, frutto anche delle cessioni di Boga (17,5 milioni di euro più 3,5 di bonus) al Nizza, di Demiral (17+2) in Arabia, di Maehle (12,5) al Wolfsburg e anche di Zapata (5,7+2,1) al Torino.

Anche l'estate 2024, la cui cifra precisa in termini di plusvalenze verrà ascritta nel bilancio che verrà chiuso al 30 giugno 2025, ha portato comunque ricavi significativi, a partire dagli oltre 50 milioni di euro di Koopmeiners alla Juventus, i cui dettagli erano già stati resi noti dalla società bianconera al momento della cessione. Ma anche i 14 milioni di Okoli al Leicester, i 10 di Cambiaghi al Bologna, i quasi 12 di Miranchuk.

Ogni cessione, sostanzialmente, si è chiusa mettendo un "+" a bilancio, tranne forse quella di El Bilal Touré: acquistato un anno fa dall'Almeria per 30,2 milioni di euro (più 3 di bonus), il giocatore più caro nella storia dell'Atalanta è passato allo Stoccarda per un milione di prestito oneroso, 19 di diritto di riscatto e più 4 di eventuali bonus.

La prossima estate al secondo posto della classifica degli acquisti più costosi nella storia della Dea potrebbe attestarsi OdilonKossounou, arrivato dal Bayer Leverkusen negli ultimi giorni di mercato per una cifra di prestito oneroso di 5,225 milioni di euro con un diritto di riscatto fissato a 25. Sul podio anche GianlucaScamacca, 3° di sempre a 28 milioni di euro più 2 di bonus. Charles De Ketelaere invece è stato pagato 3 milioni di euro di prestito oneroso nel 2023, 23 di acquisto nel 2024 più un altro paio di bonus, per un totale potenziale di 28.

Isak Hien dal Verona a gennaio è stato pagato 8,8 milioni di euro, quasi 4 milioni di euro in meno rispetto a BenGodfrey, per cui la Dea ha sborsato 12,5 milioni all'Everton. Parlando degli altri rinforzi estivi, Raoul Bellanova è costato 22,5 milioni di euro più 1,5 di bonus, anche se potenzialmente MateoRetegui (22+3) e a LazarSamardzic (poco oltre i 20 milioni più 5 di potenziali bonus) possono 'superarlo' in graduatoria. Per Brescianini il costo è stato di 12 milioni di euro bonus compresi, mentre Sulemana è stato pagato 7,3 milioni di euro dal Cagliari.

Per assicurarsi Zaniolo, in conclusione, il costo del prestito è stato di 6,4 milioni di euro, con un riscatto di 15,5 milioni di euro e due di bonus, per un totale che può attestarsi a 23 milioni di euro.

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