Le pagelle di Coppa Italia: Samardzic va promosso titolare senza se e senza ma
Ieri alle 03:58 PM
La consacrazione di Lazar Samardzic si chiama Cesena? Forse un banco di prova poco probante, per il fantasista serbo dal piedino d’oro che pure aveva dato inizio, segnando verso la fine a Bologna il 28 settembre, alla serie positiva di 12 vinte su 14 in due fronti interrotta dal Real Madrid in Champions. In compenso, l’ottavo di Coppa Italia ne ha affinato l’intesa con Charles De Ketelaere, il giocatore che combina meglio tecnica e visione di gioco nell’Atalanta di questo abbondantissimo scorcio di stagione giunto quasi a metà. Il problema, ora, sarà, o sarebbe, farlo rientrare nei ranghi da tant’è bravo…
Rui Patricio sv: esordio con una presa alta, una bassa e un’uscita di piede fuori area (33′ st Rossi sv: ne toglie una dalla testa di Ceesay ma non dal piede al 90′. Acclamatissimo dai tifosi: il ragazzone di Osnago è un figlio di Zingonia ad altissima fedeltà).
Toloi 7: ultima fascia da capitano a Parma, ha bisogno di minutaggio ma tra gol sfiorato di testa nel primo tempo e assist per Brescianini sullo schema di De Roon ha dimostrato di essere ancora da corsa.
Hien 7: partita senza imperfezioni, pur contro un avversario davvero non trascendentale (19′ st Sulemana 6: senza infamia né lode, il biglietto forse senza ritorno a gennaio è pronto).
Djimsiti 7: assist per rompere il ghiaccio e via, con botta non troppo angolata nel secondo tempo (19′ st Godfrey 6,5: una sponda per l’ingrato Zaniolo. Dietro? Mah, senza colpe specifiche, era garbage time).
Palestra 6,5: dribblerebbe anche se stesso pur di stupire, ma il più delle volte non cerca avventure. Niente squilli di tromba, anche se le controsterzate a palla incollata alla suola, un marchio di fabbrica, fanno presagire un presente da seconda linea di lusso e un futuro luminoso.
De Roon 7: si guadagna la punizione che origina la manita e la mette pure dentro per Toloi-Brescianini. Benemerenza civica anche all’intelligenza calcistica, che possiede a pacchi.
Pasalic 6,5: Samardzic gli chiama il triangolo e lui gliela rende pultissima (6′ st Brescianini 7: grande sostanza da centrocampista puro, ma ha il killer instinct da sottopunta).
Zappacosta 8: ne ha un’altra buona e ne smazza almeno tre. Dominatore.
Samardzic 8: combina benissimo con CDK servendogli la doppietta e la imbraccia anche lui. Delizioso da vedere.
De Ketelaere 8: bellissimo e bravissimo, usa anche il piede debole, anzi prima quello, chiamando la profondità e duettando con chiunque (6′ st Zaniolo 6,5: s’incarta in proprio per dare l’assist della chiusura del set).
Retegui 6,5: uno scarico su due piedi, ci prova di testa e di piede ma alla fine conta solo, si fa per dire, il pallone vincente per il raddoppio.
All. Gasperini 7,5: con i big Kolasinac-Ederson-Lookman a riposo, Cuadrado squalificato e Ruggeri ko, combinare qualcosa di buono tutto e subito mica era scontato. Lui propone comunque quasi mezza squadra titolare e gli bastano 8 giri di lancetta scarsi per imporre la sua legge.