Zaniolo, dall'esilio in Turchia all'esperienza in Premier. Ora vuole tornare protagonista in Italia

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Quando si parla dei talenti italiani di oggi che non sono riusciti ad esprimersi al meglio delle proprie potenzialità non si può non pensare a Nicolò Zaniolo. Sembrava destinato a spaccare in due le difese della Serie A grazie al suo mix straordinario di tecnica e fisicità, poi però gli infortuni hanno complicato la sua crescita e il difficile ambiente con cui ha fatto i conti a Roma non ha facilitato le cose. Oggi, a 25 anni, il classe 1999 è alla ricerca di un punto di svolta: potrebbe trovarlo a Bergamo.

Zaniolo e l'Atalanta, insieme per rinascere?

Un anno fa l'Atalanta apriva il portafogli e sborsava quasi 30 milioni (bonus compresi) per riportare in Italia GianlucaScamacca dopo l'esperienza di un anno al West Ham: doveva rappresentare l'occasione per il salto di qualità internazionale dell'attaccante romano, invece, al netto della vittoria della Conference League e degli 8 gol, l'esperienza è stata più negativa che positiva, anche a causa dei problemi al menisco che lo hanno limitato.

Anche Zaniolo, come il suo coetaneo e compagno di nazionale, viene da un'esperienza all'estero, doppia per la verità. Nel gennaio 2023 ha detto addio alla Roma per trasferirsi in Turchia, al Galatasaray, dove è rimasto giusto mezza stagione prima di volare in Premier League all'AstonVilla, dove ha messo insieme 40 presenze, la maggior parte dalla panchina, segnando 3 gol complessivi. Certo ha fatto parte di una rosa che è arrivata fino alla Champions League, mica poco vista la difficoltà del campionato inglese. Però il diritto di riscatto da oltre 20 milioni è stato considerato eccessivo.

Non è però stata quella stagione della svolta, della rinascita, dell'affermazione che Zaniolo ormai spera di indovinare da anni, da quando nella Primavera dell'Inter era emerso come uno dei prospetti migliori del calcio italiano. Nella sua carriera ha costantemente alternato alti come il gol decisivo in finale di Conference League nel 2022 con la Roma a momenti negativi come l'esclusione dalla Nazionale per motivi disciplinari nel 2019, o altre questioni extra campo. Indubbiamente sono pesati tantissimo i due legamenti crociati rotti in rapida successione, che lo hanno tenuto fermo di fatto dal gennaio 2020 al maggio 2021.

 

 

Nel gennaio 2023 l'addio alla Roma dopo essere arrivato ai ferri corti con la società: i giallorossi speravano di incassare una trentina di milioni di euro, dovettero accontentarsi solo di 20. "Se ti vogliono solo Bournemouth e Galatasaray io mi farei due domande" aveva detto l'allora direttore giallorosso Tiago Pinto – che tra l'altro oggi al Bournemouth ci lavora – facendo riferimento all'assenza di offerte da parte dei top club.

In tutto ciò, Zaniolo a 25 anni ha un bagaglio di esperienze importante, ma ancora quella consacrazione definitiva non è arrivata. I mezzi però ci sono tutti: fisico, tecnica, potenza atletica, progressione palla al piede, dribbling. Non c'è qualcosa in cui il talento ligure sia carente, se guardiamo alle caratteristiche. Poi, certo, le cose vanno dimostrate in campo. Ma, come è stato anche per Scamacca, non c'è un posto migliore dell'Atalanta in questo momento per riuscire ad emergere.

La Dea ha la concorrenza piuttosto forte del Villarreal con cui fare i conti, ma può contare sull'effetto Gasperini. In fondo, chi non vorrebbe giocare a Bergamo in questo momento? A maggior ragione se si è alla caccia di una svolta nella propria carriera. Ecco perché per il ragazzo la priorità sembra essere la Dea, che ora deve mettersi all'opera per accontentare le richieste del Galatasaray di almeno 15-20 milioni di euro.

Numericamente potrebbe essere Miranchuk a fargli spazio, ma si sa, Gasperini vuole avere più opzioni offensive al suo arco: certo, considerando sicuro l'arrivo di un vice Scamacca, tra seconde punte ed esterni il reparto vede già De Ketelaere, El Bilal, Lookman e Miranchuk. Potrebbe essere il russo il principale candidato a fargli spazio, ma le caratteristiche ben diverse e soprattutto le tantissime partite in programma potrebbero spingere la società a fare valutazioni diverse sull'ampiezza del reparto offensivo. Sempre con un occhio sulla situazione Koopmeiners.

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