Pro Vercelli-Giana Erminio, le interviste post-partita

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PRO VERCELLI GIANA ERMINIO INTERVISTE / VERCELLI – Ancora collegati dallo stadio "Silvio Piola" di Vercelli, vi trasmettiamo le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Pro Vercelli-Giana Erminio: ecco tutte le interviste.

 

PRO VERCELLI-GIANA ERMINIO, LE INTERVISTE POST-PARTITA

PAOLO CANNAVARO

Partita equilibrata, anche se la Giana Erminio ha avuto più possesso palla di noi. Occasioni da entrambe le parti, oggi si poteva portare a casa il pareggio. Sembrava quella la direzione della gara, poi è arrivato il rigore negli ultimi minuti ed è andata così purtroppo. Nel calcio si vince e si perde, a volte gli episodi girano a favore, altre contro: oggi abbiamo pagato, contro quella che è un’ottima squadra. Loro avevano ottime rotazioni, giravano molto: piuttosto che correre dietro a loro, ho preferito tenere la squadra più bassa e compatta. Il fatto che loro arrivassero prima sulla palla era qualcosa che avevamo concesso, sperando di non subire gol e trovarlo. Purtroppo l’episodio ci ha condannato. La scelta di disporci in quel modo lì è stata presa nell’intervallo, perché quando incontri una squadra che sa muovere la palla, senza dare punti di riferimento, l’alternativa è questa per evitare di correre dietro agli avversari. L’obiettivo era rimanere organizzati. Gli infortuni mi hanno penalizzato nelle scelte dei cambi. Abbiamo perso De Marino, che è stato un punto di riferimento dietro in queste partite; qualcuno era stanco, ma non ho potuto cambiarlo. Ma non facciamo drammi per questo e per la sconfitta. De Marino ha preso una bella scarpata in faccia: ci sono due tagli, sperando che non ci sia interessamento del setto nasale. Comi in area di rigore è un attaccante molto pericoloso, ma in campo aperto non ha quelle capacità per impensierire gli avversari in cinquanta metri; però, con il Lumezzane, abbiamo visto che in trenta metri sa attaccare la profondità e fare male. Dell’Aquila e Schenetti hanno una buona velocità. Abbiamo diverse carte nel mazzo, ognuna con le sue caratteristiche. Con questo sistema di gioco ho bisogno di grande intensità sulle fasce, c’è bisogno che gli esterni sappiano mettere bene i cross. Oggi Carosso ne ha messi un paio decentemente, in più stava per fare gol. Spesso è stato utilizzato da terzino o da braccetto, io però lo vedo meglio da esterno perché può dare una mano dal punto di vista fisico e caratteriale, sa trascinare i compagni. La partita di oggi non mi preoccupa: sicuramente sono stati fatti degli errori, che dovremo correggere; siamo stati frettolosi con la palla tra i piedi. Non sono contento perché abbiamo perso, ma non ne faccio un dramma.

 

GIANLUCA CLEMENTE

Alla prima giornata avevamo vinto con un rigore nel finale, oggi abbiamo perso allo stesso modo: diciamo che la ruota gira. Peccato, siamo rammaricati per come è finita oggi. A mio parere era una partita che doveva finire in pareggio, poi è arrivato il rigore. Ho qualche dubbio, perché secondo me Serpe tocca prima la palla dell’attaccante. Peccato, torniamo a casa con zero punti: ci deve servire da lezione, anche se la prestazione c’è stata da parte di tutti. La partita è stata dispendiosa a livello energetico, continuiamo a lavorare che il campionato è lungo. Alla fine ero stanco, avevo i crampi ai polpacci: non riuscivo a spingere al 100% negli ultimi minuti, sono umano anche io. Il Mister ci chiede di essere abbastanza alti: io, De Marino e Marchetti abbiamo corsa, non ci sono problemi. La fortuna di essere giovani è quella di essere spensierati. Alcuni devono crescere su certi aspetti, ma sono tutti ragazzi validi. Gli errori di gioventù vanno concessi, noi “vecchi” dobbiamo dare consigli. Le dinamiche di mercato ci sono sempre, girano molte voci: ho sentito la fiducia di Mister Cannavaro, mi hanno voluto tenere e mi auguro di ripagarli.

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