Conte: "L'Atalanta è consapevole di essere forte. Neres per il post Kvara? Dovete chiederlo alla dirigenza"
Oggi alle 08:41 AM
Le parole in conferenza stampa del tecnico del Napoli Antonio Conte, in vista della sfida di alta classifica contro l’Atalanta.
Su Neres per il post Kvaratskhelia: “Dovete chiederlo al club, al direttore, io ribadisco che sono venuto qui per cercare di aiutare il Napoli in un momento di difficoltà. Ho sposato questo club, questa situazione, avevo il piacere di vivere un’esperienza in una città come Napoli, con tutta questa passione. Cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi, sappiamo quali sono i nostri limiti rispetto ad altri club, ma dico sempre che dobbiamo essere ambiziosi altrimenti non ci sarebbe quella voglia, determinazione, per lavorare e cercare di stare tra le prime del campionato. Testa bassa e pedalare, qualsiasi cosa accada, alcune cose possiamo indirizzarle, altre no e non perdiamo energie, devo darla tutta alla squadra. Oggi devo essere concentrato sulla squadra, stiamo facendo qualcosa di bello e devo tutelarlo, questi ragazzi lo meritano”.
Sull’Atalanta: “Tu vedi le nostre statistiche, ma loro ne hanno vinte 11… forti erano e forti sono rimasti, hanno la consapevolezza di essere forti perché hanno vinto l’Europa League, battendo la squadra campione di Germania. Lo è da tempo, ma quando vinci acquisisci quella consapevolezza che te la puoi giocare con tutte. L’hanno dimostrato pure col Real, anche se hanno perso la partita, ma è stata apertissima. Detto questo, dobbiamo concentrarci su di noi, non su di loro, siamo cresciuti dall’ultima partita contro di loro e dobbiamo continuare nel processo. Non so come finirà, ma abbiamo bisogno anche di queste gare fuori casa contro squadre forti per misurarci, per capire quanto manca, quanto c’è da lavorare per avvicinarci di più e sperare di vincere un giorno”.
Sul mercato di gennaio: “Io avevo detto che gennaio era particolare, si chiama mercato di riparazione, quindi uno-due, chi esce-entra… noi oggi siamo a metà mese e sono già usciti 4 giocatori, Caprile, Folorunsho, Zerbin ieri e Kvara, per dinamiche di spogliatoio, umane, si creano rapporti anche tra di loro, è inevitabile che scossoni così forti possono creare dei piccoli scompensi. Detto questo dovremo essere bravi a mantenere l’unità creata sino al 1 gennaio. Ho sempre detto che i punti che abbiamo fatto sono frutto di 24 giocatori, non 11 che giocavano. Dovremo essere bravi anche con i nuovi, e devo dire che sono soddisfatto perché hanno lo spirito, ma devono adattarsi alla metodologia e situazioni tattiche nuove e dovremo ricreare quell’alchimia per sopperire anche all’assenza di Kvara, ma non ci siamo mai lamentati, sono dinamiche calcistiche che ci sono state anche in passato e mi auguro ce ne siano meno in futuro (ride, ndr)”.
Lo scudetto: “E’ difficile vincere i campionati o entrare in zona Champions se non produci qualcosa di bello e produttivo, poi ci sono situazioni più pompate ed altre meno a livello mediatico per vari motivi. Quando tu produci così tanti punti, non penso sia fortuna o un caso oppure perché altre stanno facendo meno. Noi stiamo crescendo, non è stato semplice, ci siamo adattati a tante situazioni, pure a tempistiche con arrivi all’ultimo momento, impostando la squadra diversamente all’inizio, ma la loro disponibilità mi ha permesso di trovare l’assetto giusto ma col background nostro quello che già avevamo fatto e torna sempre utile. La classifica dice che siamo in testa, l’Atalanta è vicina, come l’Inter, poi se mi volete far dire che è una sfida Scudetto io non me la sento ancora perché so che dobbiamo fare degli step, è ancora presto per dire questo di una nostra partita. Noi non guardiamo gli altri, abbiamo messo fieno in cascina che ci permette di fare una partita senza essere impiccati dal risultati domani a Bergamo, ma devono parlarci, ci devono rivelare e far capire a che punto siamo”.
Foto: Instagram Napoli
L'articolo Conte: “L’Atalanta è consapevole di essere forte. Neres per il post Kvara? Dovete chiederlo alla dirigenza” proviene da Alfredo Pedullà.