Coppa Italia, Roma-Sampdoria 4-1: le pagelle dei giallorossi

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La Roma vola ai quarti di finale di Coppa Italia, battendo una Sampdoria troppo molle sopratutto nel primo tempo. Tutto facile per gli uomini di Ranieri che possono guardare già alla gara contro il Parma.

ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: SI RISVEGLIA DOBVYK. LAMPI DI BALDANZI

Ryan 6: esordio all’Olimpico senza particolari patemi. Primo tempo mai preso in causa. Nella ripresa subisce un gol dove non è colpevole. Spettatore non pagante.

Celik 5.5: il mezzo voto in meno alla timidezza e alle incertezze davanti. In un match dove si doveva vedere più coraggio e personalità, il turco si dimostra titubante e questo non è un buon segnale per la sua squadra.

N’Dicka 6: 90 minuti di relax. Il difensore ivoriano controlla, sgomita, si fa rispettare e non corre nessun rischio.

Hermoso 5.5: in una gara tranquilla e senza molti pericoli, il difensore buca l’intervento che porta al 3-1 della Sampdoria. Per il resto partita ordinata, ma quell’errore pesa.

Angelino 6.5: corsa, intensitò e un piede educato che serve come il pane ai giallorossi, affamati di assist precisi. Il ragazzo non soffre gli attaccanti della Sampdoria e, nella ripresa, confeziona un ottimo cross per la testa di Shomurodov che vale il 4-1.

Pisilli 6.5: gara solida con ottime iniziative per il giovane della Roma. Una buoni movimenti e aperture: la personalità cresce di partita in partita e con il passare del tempo sta diventando una certezza per Ranieri. (dal 62′ Le Fee 5.5: in una gara ormai addormentata, qualche errore di troppo che non fa bene al morale. )

Paredes 6.5: giornata tranquilla per l’argentino che smista e batte il tempo a centrocampo. Non corre grossi pericoli, rimedia fallo quando necessario e guida i compagni con il giusto carisma. La cura del mister sta funzionando. (dal 70′

Fonte immagine: Sassuolocalcio.it

Pellegrini 6: serve dare respiro a Paredes. Il centrocampista entra, lotta e strappa la sufficienza.)

Zalewski 5.5: in una serata che serviva per fargli guadagnare fiducia, il polacco non gioca male, ma commette degli errori che non possono valere la sua sufficienza. Sulla rete della Sampdoria si fa spostare dall’avversario e da lì nasce il cross del 3-1. Altra occasione persa per il terzino, uscito tra qualche fischio. (dal 70′ Dahl Sv.)

Baldanzi 6.5: nel primo tempo è imprendibile con una corsa e una tecnica che mettono in difficoltà la difesa blucerchiata. Da una sua ripartenza, suggerita da Paredes, sigla il 3-0 con un bel tiro piazzato dalla distanza. Nella ripresa cala con il passare dei minuti, causa anche il poco impiego che gli ha fatto perdere la forma per affrontare una partita intera.

Saelemaekers 7.5: il belga è devastante e dopo appena 20 minuti confeziona due assist vincenti che portano la Roma sul 2-0. Il primo è un invito a Dovbyk, il secondo crea scompiglio nella difesa della Sampdoria con l’ucraino che si fa trovare pronto per il tap-in. L’esterno ex Milan si muove bene, ha gamba ed è quella tipologia di giocatore che è mancato fin ora ai giallorossi. (dal 62′ Soule 6.5: entra con grande voglia e alla prima occasione colpisce una traversa con un bel tiro a giro. Subito dopo, confeziona un bell’assist per Dobvyk che si fa ipnotizzare l’estremo difensore avversario. Passi in avanti che danno segni di risveglio.)

Dobvyk 7: doppietta e gol ritrovato che servivano assolutamente alla punta ucraina. Ottimo lavoro negli inserimenti: servito nel modo giusto, l’attaccante non lascia scampo. Nella ripresa si divora la tripletta per il possibile 4-1. La forma non è al 100% ma sta riacquistando la giusta convinzione. (dal 77′ Shomurodov 6.5: tocca due palloni e uno lo mette in rete poco dopo il suo ingresso in campo. L’uzbeko resta una buona carta dalla panchina, in questo genere di gare.)

Ranieri 7: un po’ di turnover, qualche esperimento e spazio a chi ha avuto poco spazio. Le risposte sono state positive soprattutto da parte di Dobvyk e Baldanzi. Nella ripresa si accende anche Soulè fermato dalla traversa. Qualche incertezza da parte di Zalewski e Celik che dimostrano di stare ancora un passo indietro.

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