Effetto Conceiçao: il Milan alza la SuperCoppa | Il nuovo allenatore ha trovato la formula vincente
Ieri alle 08:18 PM
Due partite vinte, un titolo alzato al cielo: il Milan vince la Supercoppa Italiana grazie al successo sull’Inter nella finale di Ryad, in rimonta: da 0-2 a 3-2. Per Conceiçao, primo trofeo da allenatore dei rossoneri.
Ha preso il Milan, lo ha stravolto, ribaltato, gli ha dato carica, energia, fiducia, gli ha fatto vincere due partite di fila, gli ha regalato un trofeo. Protagonista assoluto: Sergio Conceiçao, signore e signori: la sua grinta, il suo essere un allenatore concreto e completo, il suo stile vulcanico e meticoloso.
Dopo la vittoria con la Juventus in rimonta, quella con l’Inter, in rimonta. Si chiama mentalità, quella su cui è riuscito a lavorare in brevissimo tempo il successore di Fonseca, che allenatore bravo lo è, ma in meno – rispetto al suo connazionale – ha quella cattiveria sportiva che nel calcio moderno risulta essere determinante, ad alti livelli.
Conceiçao non ha fatto altro che sporcarsi le mani e dare un’identità alla squadra. Ha chiesto a Leão di fare il Leão, ovvero saltare l’uomo e creare superiorità, ha chiesto a Reijnders di fare il Reijnders, ovvero dare qualità a tutto campo e tirare tanto in porta, ha chiesto ad Abraham di non fare l’Abraham: non attaccante ma esterno, neanche così alto, salvo poi doversi buttare dentro all’occorrenza, come è necessario che sia quando c’è da fare quantità in area avversaria.
“Conceiçao ha portato mentalità vincente”
Ne sono consapevoli pressoché tutti, al Milan: giocatori, dirigenza, tifosi. “Siamo tutti contenti, il mister ha portato una mentalità diversa, da vincenti” ha dichiarato Leão, nel postpartita. Era quello che serviva, per dare una spinta a un ambiente che – nonostante le idee ferme di Fonseca, alcune stimabili altre un po’ così – sembrava non riuscire mai ad andare oltre una modesta velocità di crociera. “Mi sa che sarò un po’ meno bastone io, lo sarà più Conceiçao” ha aggiunto Ibrahimović, con un sorriso a mille denti. Messaggio chiaro: Conceiçao si farà sentire, dentro e fuori lo spogliatoio.
Tutto bellissimo, sicuramente, in casa Milan. L’aver rimontato due gol nei confronti di una squadra che partiva assolutamente da favorita, e andare a vincere la SuperCoppa con il gol di uno spesso etichettato come “poco incisivo”, Tammy Abraham, è un biglietto da visita con scritta “qualità” grande così in stampa placcata d’oro. La partenza è stata perfetta: il difficile, ovviamente, viene adesso, con una Serie A da affrontare e una classifica che è tutt’altro positiva, per i colori rossoneri.
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