La Curva Nord dell’Inter ha rotto il silenzio con un comunicato su Instagram, firmato come “Secondo Anello Verde”. In esso, il tifo organizzato nerazzurro ha chiarito gli eventi degli ultimi giorni e delineato il futuro del gruppo. Anticipata la pubblicazione delle nuove linee guida per evitare speculazioni da parte dei media e del mondo ultras. Hanno precisato che nessuna decisione è stata presa in collaborazione con le forze dell’ordine, come suggerito da alcune testate giornalistiche, ma che tutto è il risultato del lavoro interno della Curva, senza influenze esterne.
IL MESSAGGIO
Il cuore del messaggio riguarda la gestione economica della Curva Nord, la quale, in passato, vedeva una distribuzione equa dei proventi tra i gruppi ultras attraverso la vendita di gadget, adesivi e altri strumenti di autofinanziamento. Tuttavia, a partire dal periodo successivo alla pandemia, la gestione era in mano a pochi individui, che hanno progressivamente aumentato il controllo sui fondi. Questa concentrazione di potere ha condotto a speculazioni e abusi, portando all'escalation economica che ha fatto emergere gravi problematiche.
RIORGANIZZAZIONE
In risposta a questi scandali, la Curva Nord ha deciso di riorganizzarsi, annullando l’attuale struttura economica e ritornando a una gestione più trasparente, suddivisa tra i diversi gruppi. Non ci sarà più un sistema centralizzato di distribuzione dei biglietti; i tifosi dovranno acquistare individualmente i tagliandi, soprattutto per le trasferte.
STRISCIONI
Per quanto riguarda gli striscioni, la Nord sarà rappresentata dal drappo “Secondo Anello Verde” durante le trasferte. Per le partite casalinghe, tutti i gruppi ultras si uniranno sotto un unico striscione. Già richiesto per l’incontro del 28 ottobre. Simboleggerà la loro identità storica e il legame con le origini: “Dal 1969, uniti, fieri e mai domi”. Se le restrizioni sugli striscioni cesserebbero, si tornerà alla composizione tradizionale della Curva.