Napoli, Romelu Lukaku e la sintonia con Antonio Conte
Oggi alle 02:05 PM
Napoli, Romelu Lukaku e la sintonia con Antonio Conte
Queste le parole di Romelu Lukaku in un’intervista a Radio Crc, senza citare l’ormai ex azzurro Kvaratskhelia: "I leader del Napoli oggi sono Di Lorenzo, Anguissa, Meret, Juan Jesus. Io cerco di dare input per essere un collante, parlo tante lingue e voglio mettere tutti assieme”.
Il bomber del Napoli è molto concentrato e parla della sfida di domenica contro l’Atalanta: “Penso che i bergamaschi – spiega – siano diventati più forti rispetto all’andata, e noi pure. Sarà una sfida molto dura: noi siamo una squadra che lotta di gruppo, dobbiamo dimostrare che siamo fortissimi in ogni aspetto del match, mentale, fisico, con e senza palla dobbiamo essere completi. L’Atalanta ha un allenatore come Gasperini che stimo tanto. Sarà un bel match per i tifosi. Noi prepariamo questo match sotto tutti i punti di vista come sempre: ogni partita per noi è una finale, ovvio però che ci sia un po’ di pressione, ma noi siamo tranquilli”.
Lukaku parla anche di Conte, l’uomo che lo ha voluto in azzurro per sostituire Osimhen: “Tutti sanno il suo valore – dice – come allenatore e persona nella mia vita, dentro e fuori dal campo. Io so che posso aprirmi anche a livello personale, lui mi capisce e sa che sacrifici faccio per il calcio: gli posso spiegare come mi sento, la sua mentalità e la sua maniera di vivere il calcio è perfetta per me. È uno sempre attento ai dettagli, cura ogni movimento, ogni azione in fase difensiva e offensiva. Siamo talmente preparati che non puoi sbagliare, questa responsabilità a me piace tanto ed è un allenatore che migliora ogni giocatore. Queste cose ti rendono un vincente".
"Un aneddoto del rapporto con Conte? Quando arrivai all’Inter facevamo le corse durante l’allenamento, un giorno saltai un blocco di corse. Mi chiamò in ufficio, mi disse che se l’avessi rifatto sarei finito fuori rosa. Avremmo giocato col Sassuolo, e psicologicamente mi diede un grande stimolo perchè giocai bene. Da quel momento ci siamo trovati ancora di più, voleva darmi forza mentale e ci riuscì. Poi quando ci siamo ritrovati qui a Napoli, è stato un bel momento perchè ci siamo guardati e io ero molto felice di poter lavorare di nuovo con lui che mi disse ‘andiamo subito a lavorare, è il momento di fare qualcosa di buono'”.
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