Non hanno pagato le tasse per anni: disastro Uefa, 50 accusati in tribunale
Oggi alle 12:30 AM
È scoppiato il caos e ora la situazione sembra essere destinata a peggiorare. Ecco quali sono le accuse e che cosa potrebbe accadere ora.
Non è di certo la prima volta ma questo caso è destinato ad avere una forte risonanza in tutto il mondo. Non può essere altrimenti, vista la gravità delle accuse che sono state rivolte e il numero delle persone coinvolte in questo scandalo.
Il mondo degli arbitri dovrebbe essere rappresentato da uomini incorruttibili che fanno della legge e del rispetto delle regole il loro principio fondamentale. Purtroppo non è così, come sappiamo molto bene.
Il caso di cui parliamo oggi ha scosso proprio il mondo degli arbitri in Italia. Sono oltre 50 quelli ad essere finiti nei guai. Tra queste ci sono anche figure di spicco, motivo per cui il caso ha già raccolto molta attenzione mediatica attorno a sé.
La vicenda è stata riportata anche da La Repubblica e coinvolge anche la UEFA. Che cosa sta accadendo di preciso e quali potrebbero essere le conseguenze?
In 50 davanti al giudice: scoppia il caso evasione fiscale in Italia
Oltre 50 arbitri sono ora accusati di evasione fiscale. Secondo La Repubblica, l’inchiesta si concentra sui compensi ricevuti dalla UEFA tra il 2018 e il 2022 per un totale di circa 8.000 euro a partita che non sarebbero stati regolarmente dichiarati al Fisco. Tra i nomi coinvolti anche Gianluca Rocchi (designare per la Serie A e la Serie B) e Daniele Orsato, ex arbitro internazionale.
Le verifiche della Fiamme Gialle hanno preso il via da un esposto presentato nella primavera del 2023. Gli investigatori hanno acquisito gli elenchi dei compensi presso l’Associazione Italiana Arbitri e condotto controlli incrociati con i comandi regionali. L’indagine non riguarda solo arbitri di calcio a 11 ma anche di calcio a 5, oltre che operatori del Var e di Avar.
Si difende in questo modo: le parole di Gianluca Rocchi
Dalle indagini è emerso che alcuni pagamenti sarebbero stati effettuati su conti esteri, sebbene le somme non superassero i 100.000 euro. Tale limite avrebbe fatto scattare conseguenze penali. Il caso rimane dunque confinato a violazioni amministrative e fiscali.
Si è esposto sulla questione uno dei coinvolti, Gianluca Rocchi. Ha dichiarato di aver risolto la questione con il Fisco, attribuendo l’episodio ad un “disguido” e avvalendosi del “ravvedimento operoso” per regolarizzare la propria posizione. Daniele Orsato, invece, non ha commentato la vicenda fino ad oggi.
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