Vuoi andare via a gennaio? Dammi 100 euro | Scandalo tra i dilettanti: Pizzo al giocatore
Oggi alle 11:20 AM
La vicenda sta facendo discutere. Ma che cosa dice il Codice sportivo in proposito? La parola all’esperto: ecco la verità.
Un recente avvenimento nel mondo del calcio dilettantistico ha riaperto una delle questioni più calde in Italia. Ovvero, è possibile che una squadra chieda un risarcimento in denaro per lasciare andare uno dei propri giocatori?
Non è la prima volta che qualcosa del genere succede. Il problema è che molti non sanno che cosa dice in realtà il Codice di condotta sportivo in merito a questa questione. E così, molti si trovano a pagare pur non avendo alcun obbligo a farlo.
È lecito infatti che una società chieda al giocatore un pagamento per il trasferimento? Sulla questione si è espresso di recente l’agente sportivo Olimpio Ciccone, che è anche esperto in contrattualistica e diritto sportivo. E ha chiarito la questione, rendendo finalmente la vicenda più limpida.
Qual è quindi la verità su questa questione? Ecco che cosa dice il diritto sportivo in proposito.
Devo pagare per essere trasferito? La parola va all’esperto
In particolare, Ciccone ha fatto riferimento ad una società che ha chiesto 100 euro di rimborso spese in seguito alla richiesta di trasferimento presentata da un giocatore. Questo, ad avviso del club, per il rimborso delle spese di visita medica e per il tesseramento. Tuttavia, Ciccone ha tenuto a specificare che tale richiesta non è corretta.
Secondo la normativa vigente, il trasferimento di un calciatore tra società avviene attraverso una procedura telematica. È la società che lo cede a dover utilizzare il portafoglio tesseramenti disponibile per coprire i costi delle pratiche necessarie. Il diritto sportivo dunque specifica molto chiaramente che nessun pagamento diretto può essere richiesto al calciatore. Questo né in Serie A, né tantomeno nel mondo del calcio dilettantistico.
Che cosa dice il Codice di giustizia sportiva
La legge sportiva condanna in modo chiaro i comportamenti di questo tipo. Questo perché essi violano i principi di lealtà, di correttezza e di probità. Lo stabilisce l’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva. Alcune recenti pronunce del Tribunale Federale confermano che tali condotte non solo ledono i diritti dei calciatori, ma comportano anche pesanti sanzioni disciplinari per le società e per i loro rappresentanti.
Insomma, la legge in proposito è chiara. Se anche a te (o a qualcuno che conosci) è capitato che fossero chiesti soldi in cambio del trasferimento, allora è bene chiarire che non devi assolutamente pagare. La legge ti tutela.
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