Blazquez: «Nessun cambio di proprietà. Martinez vale più di 15 milioni»

Andres Blazquez a tutto campo, a cominciare dal primo rinforzo a titolo definitivo per la prossima stagione: «Vitinha è stato un investimento importante, ho sempre pensato che fosse forte: è un giocatore di qualità. Era felice di restare, non voleva andare in altri posti oltre il Genoa e abbiamo lavorato con il Marsiglia grazie anche a Ricciardella. La trattativa è stata complicata e siamo riusciti a portarlo a casa, contento anche per Gilardino. Abbiamo un bell’attacco con Retegui, Gudmundsson Ankeye, Messias: direi da top cinque. Sartori, all’ultima giornata contro il Bologna, pensavo volesse Vitihna, così abbiamo accelerato per tenerlo». Intervenuto a “We are Genoa”, in onda su Telenord, il ceo del Genoa ha spiegato l’ambizione societaria: «Quest’anno la rosa in campo era da 29 milioni mentre quella fuori rosa era di 25, abbiamo due squadre. Alcuni calciatori tornano, vedremo cosa fare in ritiro. Abbiamo speso 55 milioni per la rosa ed un 40% non era qui».

Blazquez continua: «Se non avessimo avuto questa fuori rosa potevamo investire di più. Dal prossimo anno ci saranno sempre meno spese, ne restano ancora 10/12 milioni. Il Genoa ha giovani forti come Fini, Accornero e Marcandalli. Il nostro obiettivo è quello di mettere assieme una rosa da 40 milioni che ci porti ad essere in competizione europea. Ad oggi siamo ancora sotto, , quest'anno con 40 milioni abbiamo fatto meglio di altre squadre e ci vorrà più tempo per migliorare. Il prossimo anno voglio fare più ricavi e tra un anno si può pensare ad essere competitivi. In difesa siamo a posto, forse serve un terzino destro: non solo Zanoli, ce ne sono una decina. A metà campo cerchiamo un centrocampista offensivo; forse va via il portiere e ne cercheremo uno, questa è una sorpresa. Su Martinez non si sa tutto ma voglio che i parametri siano chiari, vale più di 15 milioni ma non dipende da noi. A volte i procuratori fanno i loro interessi, ma il mondo è piccolo: nessuno fa questo al Genoa, a me piace la vendetta, più avanti dirò il nome. Kotarsky? É forte e non siamo gli unici su di lui».

«Cessioni? Dobbiamo vendere quando il prezzo è giusto e quando un giocatore è pronto per sostituirlo, oppure c’è la situazione in cui non ce ne bisogno, come Dragusin che è andato via e abbiamo subito meno gol senza lui. Gudmundsson? Non siamo una prigione, se alcuni calciatori vogliono fare altre esperienze noi non possiamo fermare la loro carriera. Se uno vuole venire al Genoa, si troverà bene e potrà fare carriera. A gennaio, Albert è voluto restare: gli dissi di restare per arrivare tra le prime dieci e quasi ci siamo riusciti, ma devo soddisfare anche i loro bisogni. Il mercato è appena iniziato, aspettiamo la fine degli Europei» aggiunge Blazquez.

Capitolo cambio al vertice in società: «Sono indiscrezioni. Adesso dico che la proprietà 777 Partners punta sul Genoa senza vendere nulla. Parlo tutti i giorni con la società e il suo ceo e non c’è nessun cambio. Quanto uscito oggi non ha nulla a che vedere con il Genoa e sono sicuro che non è cambiata la proprietà al 100%. Il mio compito è che il Genoa faccia bene ed arrivi ai suoi obiettivi. Altre cose sono speculazioni. A-Cap è un gruppo grosso, sono già venuti a Genova e farebbero tutto il possibile per tenere il gruppo del calcio, e tenerlo bene. Il nostro gruppo ha fatto bene con le varie squadre nel mondo. Abbiamo avuto problemi solo con il Vasco da Gama».

Sul futuro di Michele Sbravati, il ceo è netto: «Ho un rapporto straordinario con lui, ma vuole fare un’esperienza diversa. Pensiamo sia una cosa positiva perché con la Juventus abbiamo un rapporto stupendo, se andrà da loro avremo un amico in più che ci proteggerà. Sarà un amico che ci aiuterà a fare meglio, ma faremo un cambio: sono state cambiate delle leggi, dobbiamo costruire delle strutture per fare un settore giovanile più forte. Avremo la badia che ci permetterà di portare giocatori da tutta Europa, prima non era possibile. La partenza di Sbravati non era nei nostri piani, ma avevamo strategie diverse: ci siamo avvicinati più alla prima squadra con la Primavera. In ritiro porteremo diversi giocatori della Primavera. In futuro, il vivaio avrà più moduli simili alla prima squadra».

Infine, il ceo Blazquez torna sui giocatori in rosa: «Frendrup non va venduto, è un pilastro che non va venduto. Spence vorrei tenerlo, si è trovato bene ma non dipende da noi: fosse per lui resterebbe al Genoa, il Tottenham è una squadra ricca».

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