GRIFO D'ATTACCO – M&M e la pratica salvezza è archiviata

03/15/2025 08:01 AM

Il Genoa supera il Lecce e vola a 35 punti: Malinovskyi ispira, Miretti finalizza. La “M&M” funziona. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 381ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net "Grifo d'Attacco".

Pensa che sia la vittoria decisiva? «La pratica salvezza era per noi già chiusa, adesso possiamo definirla come archiviata. Non vedo come questa squadra, così unita, possa avere delle complicazioni con 35 punti in tasca a nove giornate dal termine. Bisogna levare le ancore dalle paure inutili e dal manimàn genovese. La netta vittoria del Genoa zittisce ogni dietrologia e cambia il corso della stagione perché l'obiettivo è ora più elevato: sono i 49 punti dello scorso anno da conseguire in un finale da vivere contro squadre alla ricerca di un obiettivo di classifica. La pausa capita al momento opportuno, consentirà a mister Vieira di fare il punto della situazione e recuperare almeno un paio dei dieci calciatori fermi per infortunio».

Miretti e Malinovskyi lanciano il Genoa con giocate sublimi. «Ieri sera è andato in onda il trionfo della qualità, elemento fondamentale per fare bene nel calcio. Ci hanno pensato Miretti e Malinovskyi, la "M&M" del Genoa, come l'hai giustamente definita. Miretti dava segnali di crescita e maturazione già da qualche partita: il classe 2003 si sta rivelando un calciatore duttile e disposto a migliorare poiché ha accettato di giocare lungo la fascia e convergere verso il centro con minore frequenza. Vieira gli ha offerto un’opzione di gioco in più, che prima considerava poco. Ruslan è a mezzo servizio perché ha appena un'ora di gioco nelle gambe, però le sue giocate sono valse il prezzo del biglietto: ampia visione di gioco, sterzate, filtranti. Malinovskyi resta un calciatore molto pericoloso se gioca a ridosso dell'area di rigore, invece che a cinquanta metri dalla porta: la differenza con Thorsby nel ruolo di trequartista è piuttosto netta».

Come valuta la partita del resto della squadra? «Molti alti, pochi bassi. Masini è stato importante nel finale perché assieme ad Onana ha dato il giusto apporto di energia alla squadra. L'inserimento di Matturro e il passaggio alla difesa a tre, invece, è stata una nota stonata: l’uruguaiano ha respinto con il braccio due conclusioni consecutive del Lecce. Il rigore che ha rimesso in gara i salentini è corretto ma Maresca ad inizio azione, poco prima del traversone, doveva fischiare fallo di Karlsson su Sabelli a ridosso della panchina. Il Var non poteva intervenire poiché non si è trattato di un chiaro ed evidente errore ai sensi del protocollo vigente. Leali mi è parso più sicuro nelle uscite, forse perché alle sue spalle c’era la Gradinata Nord: ne ha compiute un paio nel finale che hanno portato agli applausi del Ferraris. A proposito: ieri sera ambiente-stadio clamoroso, complimenti ai genoani. Peccato per l’ammonizione di Martin, gli farà saltare la trasferta di Torino».

Vieira ha dato il via ad una rivoluzione silente e gentile. «Sì, una volta arrivato tra lo scetticismo della maggioranza dei tifosi rossoblù ha dimostrato saggezza. Non ha ribaltato i punti di riferimento della squadra, tuttalpiù si è limitato ad aggiustare qualche cristallo crepato. Mister Vieira ha costruito una fase difensiva organizzata, senza erigere barricate ma tenendo la squadra corta e in pressing uomo su uomo. Anche il tecnico francese sta fronteggiando una miriade di infortuni però senza vittimismo o, al contrario, sbandierando eroismo a ogni punto guadagnato. Piace il suo basso profilo, così come l’eleganza che mette nelle parole e nelle analisi delle partite. Inoltre, non ha perso uno scontro diretto e ciò è particolarmente significativo perché ha consentito al Genoa di aumentare la distanza sulle avversarie. Il Grifone ha un punto in più di un anno fa e 35 punti dopo 29 giornate non li aveva addirittura dal 2015».

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Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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