Il Genoa è tornato un caso "paranormale": primo tempo atarassico, poi ripresa alla carica contro il Napoli
Oggi alle 08:45 AM
Quando diciamo che il Genoa è un caso "paranormale" non diciamo delle strane valutazioni. Lo dimostra, ogni tanto, quando un certo momento diventa follia.
Non si riesce a capire perché una formazione, tutto sommato ben costruita, con dentro molto cuore e molta determinazione, improvvisamente entri in una specie di "atarassia", per cui scompare dalla scena e incorre in alcuni incredibili errori dettati da qualcosa che prende i giocatori e li getta nella piena confusione mentale.
Contro il grande (cosiddetto) Napoli del grande (cosiddetto) Conte, il Grifone subisce improvvisamente due gol, regala la partita agli avversari e gioca con addosso quella apatia che fa parte appunto di una situazione paranormale.
Per fortuna, come accade a questi improvvisati "malati" improvvisamente si risvegliano (forse anche perché il loro "psichiatra" Vieira nello spogliatoio deve aver spiegato loro alcune cosette di cui dovrebbero essere a conoscenza) e iniziano a diventare squadra forte e determinata, a superare gli avversari nel gioco, praticamente annullandoli in 50 minuti del tutto straordinari.
Il Napoli è scomparso, Genoa che domina e quasi riesce a pareggiare. Fa grande pressing, non lascia uscire dalla propria area i "ciucci", li costringe a un giro palla assolutamente improduttivo, fanno fare al portiere azzurro Meret una gran bella figura, costringendolo a compiere almeno tre parate difficilissime.
Le mosse di Vieira funzionano, bravo quel Vitinha a fuggire sulla fascia e a dare la palla deliziosa a Pinamonti per il gol; assolutamente tranquilla la difesa che non vede più avanzare gli attaccanti avversari. Thorsby nel suo ruolo di rinforzo del centrocampo, tutti avanti nel gioco e nelle conclusioni.
C'era quasi la certezza che il pareggio dovrebbe arrivare, con i tifosi scatenati che entrano in campo come straordinario dodicesimo uomo. Sono momenti di puro calcio assoluto, giocato con il cuore, le gambe e la testa.
Purtroppo il Genoa ha perso, ma la sensazione è che la squadra comunque abbia dimostrato di esserci e di poter proseguire su una buona strada, soprattutto in vista del prossimo match salvezza ad Empoli. Sono entrati Ekuban e Balotelli: quest'ultimo ha provato due volte, ma Meret ha stregato la porta. Si è perso, ma si meritava il pareggio.
Intanto ecco apparire il nuovo padrone del Genoa, questo Dan Sucu che arriva dalla Romania e manda al diavolo gli americani perché vuole vivere una bella esperienza calcistica. Ha sottoscritto i 40 milioni dell'aumento di capitale per salvare al momento la società, ma a fronte di tante belle parole che lo elogiano, rimane la chiarezza dello stesso imprenditore: il club – ha spiegato – deve restare in una posizione di metà classifica riuscendo ad essere un club economicamente sostenibile. Secondo Sucu gli basteranno due anni per portarlo alla stabilità economico-finanziaria.
L'uomo d'affari ha anche spiegato che finché l'investimento sarà ancora in un'area a rischio, preferirà procedere da solo prima di trovare altri soci: sembra ci siano due fratelli, anch'essi rumeni, e uno di loro pare che abbia un patrimonio di due miliardi di dollari. Quando arriverà il momento di una crescita forte con basi solide, avrà allora anche due o tre partners.
Come si vede patti chiari e amicizia lunga, senza tanti fronzoli ma responsabilità precise da una persona e non da un "signor Fondo" che affonda facilmente. Almeno questo dovrebbe dare una certa sicurezza a tutto il mondo rossoblù.
Vittorio Sirianni
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