Il piede "caravaggesco" di Malinovsky ha dipinto la vittoria del Genoa

https://www.pianetagenoa1893.net/wp-content/uploads/2018/05/16/11/Vittorio-Sirianni.jpg

Il piede "caravaggesco" di Malinovsky è stato il protagonista del primo tempo (eccellente) del Genoa. Come ormai sappiamo il Grifone è sempre più imprevedibile, facendo saltare quella tradizione per cui il suo primo tempo era stato sempre disastroso, mentre la ripresa quasi sempre eccellente.
Con il Lecce ha dimostrato di essere controcorrente, ma comunque sempre con un "suo" gioco ormai consolidato.
Ancora una volta Vieira ha valutato con sapienza il momento buono di ogni suo giocatore e ha mandato in campo dal primo minuto Ruslan, sapendo che avrebbe dato quel necessario tocco qualitativo necessario per alzare il tono di una gara. E così è stato: sono bastati tre suoi tocchi deliziosi per portare la squadra a segnare due reti in 45 minuti. Non solo: il suo apporto a centrocampo, quel qualcosa in più che ha dato negli ultimi 15/20 metri e soprattutto la perfetta sintonia con il magnifico Miretti (ma perché lo si è in passato tanto bistrattato?) ha creato un piccolo capolavoro tecnico-tattico che ha fatto esplodere gli oltre 30mila del Ferraris.

Fabio Miretti e Ruslan Malinovskyi esultano dopo il gol e assist contro il Lecce (foto di Genoa CFC Tanopress)

Ben 35 punti: un traguardo impensabile, se ricordiamo che quattro mesi fa il Genoa era ultimo e nessuno ha dimenticato quel 5-1 di Bergamo.
Oggi i ragazzi di Vieira sono in grado ormai di affrontare qualsiasi avversaria, ben avendo consapevolezza che qualsiasi (e anche la vittoria) sarà sempre possibile.
Il simpatico "maestro" Giampaolo (così lo aveva definito Sacchi) ha dovuto lasciare il passo a un professor Viera, anche se i suoi alunni del Lecce hanno dimostrato comunque grande coraggio e grande vlontà per salvarsi. Giampaolo considerava questa gara una specie di derby, essendo stato per circa tre anni e mezzo sulla panchina della Sampdoria e aver vinto ben cinque stracittadine su sette e due pareggiate.
Questi tre punti, meritatissimi nel primo tempo, un po' meno (ma non tanto) nella ripresa, hanno dimostrato alcune caratteristiche precise che caratterizzano oggi la formazione rossoblù: intanto la conferma di un assetto difensivo solido e quasi insuperabile, nonostante la mancanza di alcuni pilastri, le due linee, quella difensiva e quella di centrocampo (almeno col Lecce) hanno trovato una perfetta sinergia, infine quando sono necessari dei cambi, Vieira può scegliere, certo che le loro prestazioni saranno comunque funzionali alla squadra e non determineranno squilibri particolari.
E' stata, come dicono i tifosi, una vittoria da Genoa, presenti gli elementi che piacciono al tecnico: testa, cuore e gambe. In tutti si è visto quell'agonismo e quella ferocia, soprattutto, quando il Lecce cercava disperatamente di attaccare e pressare la difesa rossoblù.

Mistre Vieira e le indicazioni (foto di Genoa CFC Tanopress)

Aveva detto il tecnico alla vigilia: «Sarà importante partire subito con aggressività». E così è stato, ma non solo nel primo tempo, anche nella ripresa soprattutto quando è arrivato il rigore, la partita si è riaperta e fra i tifosi è cominciata quella tradizionale sofferenza.
Ora si guarda al futuro. Pensate: con dieci infortunati, se Vieira avesse avuto tutti a disposizione durante il campionato, che Genoa avremmo potuto vedere?
Questa considerazione la dovranno fare i dirigenti, quando sarà il momento di pensare al futuro, convincendosi che accanto alla volontà, al coraggio, alla grinta e alla ferocia, un po' di qualità non dovrebbe mancare. Qualità che significa anche giocatori sani, pronti subito alla bisogna, non fisicamente recidivi, ben consci che il calcio è anche (se non soprattutto) bellezza e fantasia.
Vittoria Sirianni

L'articolo Il piede "caravaggesco" di Malinovsky ha dipinto la vittoria del Genoa proviene da PianetaGenoa1893.

×