Un punto meritato per il Genoa grazie a difesa e centrocampo solidi: restano i problemi dell'attacco
Oggi alle 08:53 AM
Un punto pesante, forse inaspettato, ma ampiamente meritato. Che il il Genoa abbia tanti difetti lo si sapeva e che, comunque, si doveva fare più punti possibili anche questo si sapeva, ma conquistarli contro un Milan in festa per i suoi 125 anni a San Siro, un Milan che doveva riscattarsi da una serie di situazioni negative in società, nessuno avrebbe detto della gara più che dignitosa dei rossoblù.
Naturalmente parleremo anche dei limiti ormai consolidati della squadra, ma il punto preso al Meazza ha solo un nome: costanza e coraggio, determinazione e tutto quello che diceva Gilardino, cioè testa, gambe e cuore.
Leali ha fatto una sola parata difficile, possesso palla notevole da parte milanista, ma mai centrocampo e difesa sono stati in difficoltà.
Una prima soddisfazione di Vieira è che il modulo difensivo è ormai consolidato, attento, compatto, coeso col centrocampo, intelligente impostazione sia giocando a zona che a uomo.
Così come i tre centrocampisti (Badelj, Frendrup e Thorsby) sanno cosa fare. Purtroppo e qui cominciamo oggettivamente a definire le mancanze rossoblù: in primis la scarsa capacità offensiva, cosa del resto risaputa, e al momento non ancora risolta. Vieira lo sa benissimo, ma anche lui non è un "santone miracoloso" che trova subito le soluzioni, anche perché i giocatori a disposizione non sono granché e anche i possibili cambi non…cambiano la situazione tattica.
Bisogna, al momento, accettare questa situazione, non continuare a criticare con quella solita sufficienza rossoblù. Si sanno i limiti, ma nonostante questi è a 16 punti, proprio come la Roma, e ha una continuità di risultati interessante.
È vero che, come si dice, la coperta è corta. Ad allungarla basterebbe che la società mettesse un po' di denari per acquistare, a gennaio, qualche uomo di qualità: tra tre partite terminerà il girone di andata, poiché il Grifone affronterà il Napoli in casa, poi Empoli e Lecce in trasferta. Poi ci sarà la prima di andata con Genoa-Parma.
Tornando alla incapacità offensiva, i rossoblù non attaccano mai con forza e soprattutto con una certa precisa strategia. I centrocampisti porgono spesso buone palle avanzate, ma quando si arriva al dunque gli errori e la scarsa incisività offensiva la fa da padrona. E poi, caro Viera, dica ai suoi uomini che dal limite dell'area si deve tirare, si deve tentare di sorprendere il portiere avversario. Lei, grande giocatore, lo ha fatto e ha messo i suoi compagni in condizione di poterlo fare. Non è pensabile che non si veda mai un tiro da lontano, ma solo tentativi (solitamente falliti) di "triangoloni" in pochi centimetri che non si sanno chiudere e l'avversario ha sempre la meglio.
Due parole sulla società. E' stato approvato il bilancio, i 777 Partners sono scomparsi. E' stato approvato l'aumento di capitale da 40 milioni a pagamento più 5 presi dalle riserve del Genoa: ora si attende (ma è inutile per ora perdersi nelle congetture di chi sarà "l'anima buona" che li verserà) il pagamento, la speranza è chi pagherà sia affidabile perché diventerebbe il padrone del Genoa.
Interessanti (se sarà di parola) sono le dichiarazioni di Blazquez circa la non vendita di Frendrup a gennaio.
Ora si attende il Napoli, altra grande del campionato come il Milan che sembrava certo di vincere a San Siro. Dopo aver rotte le corna al diavolo, si attende dal Genoa (pur con tutti i suoi limiti) di frenare un "ciuccio" imbizzarrito.
Vittorio Sirianni
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