Arnautovic: "In carriera ho sempre giocato dal 1′, all'Inter gioco meno ma capisco le decisioni del mister"

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Marko Arnautovic, intervistato da Simone Togna sui canali Mediaset dopo il pareggio dell'Austria contro la Slovenia, ha parlato della sua esperienza all'Inter e dei recenti momenti difficili ammettendo comunque un certo malcontento sul fatto che gioca poco.

Sul ruolo all'Inter:

"Qui vengo e gioco, ma all'Inter gioco meno perché ci sono grandi attaccanti. È una situazione difficile per me, abituato a partire titolare per tutta la carriera, ma rispetto le scelte del mister. Mi impegno al massimo per aiutare Lautaro, Thuram, Taremi e Correa. Siamo in cinque, cerchiamo di collaborare. L'Inter è la mia squadra e darò sempre tutto per il club, anche se al momento non è la situazione ideale per me."

Sugli obiettivi stagionali:

"Possiamo fare bene in campionato e in Champions perché sappiamo quanto siamo forti. Anche le altre squadre non sono da sottovalutare, basta vedere la classifica con quattro squadre a 25 punti. L'obiettivo è lo scudetto, ma vogliamo andare il più lontano possibile in Champions. Siamo l'Inter, vogliamo tutto."

Sul rigore sbagliato e le difficoltà recenti:

"Il rigore sbagliato contro lo Young Boys è stato un disastro per me, nonostante la vittoria. Non giochi tanto, poi hai un'occasione e vuoi fare bene… È stato difficile, sono molto autocritico. Ho passato 2-3 giorni pesanti, poi un'infezione all'occhio sinistro mi ha ulteriormente condizionato. Ora sto bene e spero di avere più spazio per aiutare la squadra."

Sul rapporto con i tifosi e il ritorno all'Inter:

"Rifarei la scelta di tornare? Assolutamente sì. I veri tifosi mi vogliono bene, anche se ci sono critiche. Alcuni dicono che sono vecchio e rotto, ma non è così. Quando entro in campo, anche solo per due minuti, do tutto. Se tirerei ancora un rigore? Certamente sì, anche se il rigorista è Calhanoglu.”

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