Ex Inter svela il lato oscuro del calcio italiano: "Partite truccate, mi volevano uccidere"

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L’ex centrocampista di Inter e Ternana tra le altre, ha raccontato di alcune partite combinate che giocò ai tempi della sua militanza in Italia.

L'ex calciatore Luis Antonio Jimenez, cileno classe ’84 soprannominato "Il Mago" ha avuto una buona carriera calcistica. Per lui un passato anche in Italia con Ternana, Fiorentina, Lazio, Cesena, Parma e anche Inter, dal 2007 al 2009. L’ex centrocampista ha rilasciato dichiarazioni controverse durante un'intervista al canale YouTube Vamo A Calmarno.

Ha raccontato un episodio inquietante vissuto durante le sue prime partite in Italia, ai tempi della Ternana: “Entrai in campo, segnai un gol, e il portiere della mia squadra – sì, della mia stessa squadra! – mi voleva aggredire. Non sapevo che ci fosse un accordo per pareggiare: io volevo solo dare il massimo”. La situazione gli fu spiegata soltanto in seguito.

Jimenez: “Conquistai un rigore ma tutto lo stadio mi urlò contro”

Jimenez ha poi fatto riferimento a una partita cruciale della Serie B 2003-2004 contro l'Atalanta, a Bergamo, quando la Ternana era prima in classifica e si stava giocando l’accesso alla Serie A: “Mi conquistai un rigore, ma l'atmosfera cambiò: tifosi e giocatori, di entrambe le squadre, iniziarono a urlarmi contro. Quando il rigore fu segnato, il mio compagno invece di esultare si coprì il volto. Ero ancora sotto shock per un colpo ricevuto e, mentre uscivo, il medico mi disse che il risultato era già deciso e di stare lontano dall'area di rigore”. La partita terminò 1-1 con i gol di Zampagna e Budan negli ultimi minuti.

L'ex centrocampista cileno ha denunciato il clima dell'epoca ma ha sottolineato come la situazione sia migliorata grazie alle punizioni inflitte a diversi dirigenti e giocatori, ma ha definito pesante affrontare queste dinamiche durante i suoi esordi in Italia.

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