Lazio-Inter IN tre punti: un'ora da Inzaghi dopo mezz'ora di studio

12/17/2024 04:42 AM

Lazio-Inter si chiude con un risultato probabilmente davvero troppo netto rispetto al valore tra le due squadre. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo la sedicesima giornata di Serie A

ROMA – Vittoria ben più che rotonda per l’Inter (34 punti) di Simone Inzaghi, che allo Stadio “Olimpico” della Capitale nel Monday Night umilia la fin qui eccezionale Lazio (31) di Marco Baroni, staccandola anche in classifica nonostante una partita da recuperare. Solo l’Atalanta (37) e il Napoli (35) hanno più punti dell’Inter, che potenzialmente potrà ancora raggiungere una delle due facendo risultato positivo a Firenze. Analizziamo Lazio-Inter (0-6) di Serie A in tre punti.

Calhanoglu apre dal dischetto, Thuram chiude sul gong: Inter 6 bellissima!

1. RISULTATO TENNISTICO – L’approccio dell’Inter alla partita è rivedibile. Nessun rischio particolare ma nella prima mezz’ora gioca solo la Lazio. O meglio, la Lazio sembra una squadra corale ben messa in campo e l’Inter un insieme di solisti che tenta la giocata a effetto. L’inerzia cambia nell’ultimo quarto d’ora. Anche per via dell’episodio sblocca-partita. Il rigore di Hakan Calhanoglu dà via al festival del gol. A fine primo tempo anche Federico Dimarco, poi nella ripresa Nicolò Barella, Denzel Dumfries, Carlos Augusto e Marcus Thuram fissano il risultato sul clamoroso 0-6 all’Olimpico. Un tabellino che lascia davvero poco all’interpretazione. Grande prova di forza, maturità e qualità. Più che lezione di calcio, la squadra di Inzaghi dimostra a quella di Baroni perché lo Scudetto tricolore in questa stagione è cucito sulle maglie interiste.

Lazio-Inter è anche Nuno Tavares-Dumfries: vittoria netta sulla corsia laterale

2. SFIDA NELLA SFIDA – L’Inter stravince a Roma anche perché vince la partita nella partita. In Lazio-Inter tutti i riflettori sono puntati sulla fascia sinistra laziale, ovvero la destra interista. Lo spauracchio si chiama Nuno Tavares ma al triplice fischio finale c’è un solo protragonista ed è olandese. Niente da fare per l’ottimo esterno mancino portoghese ma la dimostrazione di forza messa in scena da Dumfries è di un altro livello. Ed è esattamente il livello che differenzia Inter e Lazio oggi. Essere performanti nel modo giusto al momento giusto è una caratteristica dei campioni. Quelli che parlano poco, ascoltano meno ma pedalano tanto. Non come a Leverkusen, quindi. Dumfries e i suoi compagni di squadra in Lazio-Inter mettono la quinta. Anzi, la sesta.

Classifica Serie A: per la vetta all’Inter di Inzaghi manca ancora qualcosa

3. DIFFERENZA RETI – Le sei reti messe a segno a Roma riportano l’Inter in vetta alla classifica dei gol in Serie A. Adesso sono 40 in 15 partite. In attesa di recuperare Fiorentina-Inter, che può valere anche la vetta della classifica in compagnia della capolista Atalanta, ferma a 39 reti in 16 partite. Le reti subite, invece, sono 15. E c’è chi sta facendo meglio, ovvero Fiorentina (31) e soprattutto Napoli, entrambe a quota 11. In media l’Inter di Inzaghi subisce un gol a partita ma ne segna due-tre. Ecco quali sono i margini di miglioramento della squadra nerazzurra. Blindare la porta difesa Yann Sommer, magari recuperando Francesco Acerbi e Benjamin Pavard a partire dalla Supercoppa Italiana, e far tornare al gol il capitano Lautaro Martinez, ultimamente bravo nella manovra ma assente sotto porta. La differenza reti (+25) è da primato ma deve essere ottimizzata. Bello vincere con quattro, cinque e sei gol di scarto dominando ma è meglio vincere – eventualmente anche di misura e senza subire reti – quando conta di più. La media-gol può migliorare ancora: meno di un gol subito e tre-quattro segnati a partita. In questo modo l’Inter di Inzaghi potrà davvero creare un solco importante con le altre pretendenti al titolo.

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