Una giovane Italia. Ad un passo dal passaggio in Nations League, con vista Mondiali 2026

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Nuova sosta per le nazionali, l’ultima del 2024 e la terza dell’attuale stagione calcistica. L’Italia si prepara per un nuovo turno dei gironi di Nations League, con la qualificazione al prossimo turno ormai ad un passo.

Per questa tornata di impegni che vedrà la Nazionale azzurra impegnata con il Belgio e poi la Francia, Luciano Spalletti ha voluto convocare anche i profili giovani più promettenti di questa prima parte di Serie A. Una riforma che il commissario tecnico sta cercando di mettere in pratica: un ringiovanimento della rosa italiana. Sarà utile anche per la missione principale: ovvero la qualificazione ai prossimi Mondiali del 2026?

Belgio-Italia, nucleo interista e nuovi volti

Per questa nuovo turno di Nations League, Luciano Spalletti ha voluto convocare sia i trascinatori dei gironi (come Davide Frattesi e Mateo Retegui) e qualche giovane che sta ottenendo prestazioni di alto livello in campionato. Tra questi emergono Nicolò Rovella, Hans Nicolussi Caviglia, Pietro Comuzzo e Samuele Ricci, il quale ha già trovato spazio con gli Azzurri.

Presenza dominante è quella a tinte nerazzurre. Infatti, sono quattro i giocatori dell’Inter che hanno risposto alla chiamata del c.t. Spalletti: oltre al sopracitato Davide Frattesi, ci sono anche Alessandro Bastoni, Federico Dimarco e Nicolò Barella, che ritorna in Nazionale dopo l’indisponibilità per le precedenti soste.

La partita di stasera, Belgio-Italia, rappresenta uno snodo fondamentale per il percorso di crescita e di riforma che Spalletti sta facendo con la sua Italia. Con un pareggio, gli Azzurri – primi nel girone a 10 punti – potrebbero passare alla fase successiva della Nations League. Per passare, però, come testa del gruppo 2, la Nazionale dovrà riaffrontare la Francia (seconda a 9 punti) nella sfida di domenica 17 novembre.

Oltre ad una questione meramente di passaggio del turno, dei risultati positivi in queste due partite darebbe ragione al ringiovanimento di Spalletti. Da quando siede sulla panchina della Nazionale, l’Italia ha subito diverse modifiche sul tipo di gioco e sul modulo.

Le modifiche applicate durante la campagna di Euro 2024 non hanno portato a dei risultati soddisfacenti, terminando il percorso agli ottavi di finale contro la Svizzera. Qualche giocatore fuori ruolo, a causa di moduli non ottimali per il tipo di profili a disposizione, è costato caro all’Italia, non in grado di ripetere le grandi prestazioni nel pre-europeo di Germania.

Tuttavia, le partite di Nations League (ad ora tre vittorie ed un pareggio) hanno offerto un quadro di ricostruzione e rinascita della Nazionale italiana. Merito anche del tecnico che ha rimesso i giocatori ad agio nei ruoli più consoni, scegliendo sia gli interpreti affermati che giovani leve.

Questa riforma basterà per tornare ai Mondiali?

Si è, però, in una fase piuttosto “preparatoria” (anche se la Nations League è a tutti gli effetti una competizione ufficiale) delle nazionali. Il vero e grande obiettivo dell’Italia, giocatori e tifosi, è quello di ritornare a giocare un campionato del mondo.

L’ultimo Mondiale giocato dagli Azzurri risale al 2014, giocato in Brasile e vinto dalla Germania, e terminato ai gironi. Da lì in poi, per due edizioni consecutive, l’Italia non è riuscita a qualificarsi: fallendo con Ventura in panchina per Russia 2018 che con Mancini (dopo il trionfo di Euro 2020) per Qatar 2022.

Nel Paese in cui, citando Pasolini, il calcio è l’ultimo rito sacro, la mancanza dei mondiali ha scosso e fatto pressione sulle cariche politiche-sportive e sulle scelte tecniche. Luciano Spalleti si ritrova quindi tra l’incudine e il martello, ma al momento le sue scelte post-europeo stanno ripagando.

Servirà però molto di più per strappare un pass per i prossimi Mondiali, organizzati dalla FIFA tra Canada, Stati Uniti e Messico. Qualificarsi e farlo appoggiandosi sui giovani azzurri e sulle certezze del calcio italiano sarebbe il vero e primo grande successo del c.t. – c’è ancora tempo per prepararsi al meglio. Ma il sogno di un ritorno nel campionato del mondo è impossibile da evitare.

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