Juventus, Tudor rilancia Vlahovic: il serbo sarà il perno dell'attacco

Ieri alle 06:00 AM

A ringraziare Thiago Motta per il suo operato in questi mesi alla Juventus son stati solamente Mbangula e Bremer, episodio che rappresenta alla perfezione il rapporto ormai logorato tra la squadra e l’ex tecnico bianconero. Tra i tanti giocatori scontenti, spicca sicuramente Dusan Vlahovic: con il tecnico italo-brasiliano non c’è mai stata intesa e, dopo la disfatta di Coppa Italia contro l’Empoli, i rapporti sono giunti ai minimi storici, con il serbo che ha disputato appena 23 minuti in 3 match di campionato.

Per Vlahovic, con l’arrivo di Igor Tudor sulla panchina bianconera, sarà tutt’altra storia: l’allenatore ex Lazio infatti, nutre una profonda stima nei confronti del centravanti, come testimoniato in una conferenza stampa ai tempi del Verona: “Osimhen? No, per me l'attaccante più forte del campionato è Vlahovic”.

JUVE, VLAHOVIC PRONTO A PRENDERSI LA JUVE CON TUDOR: ECCO COME GIOCHERÀ

I moduli utilizzati dal tecnico croato in carriera sono principalmente il 3-4-2-1 e il 3-4-1-2 e qui per l’ex Fiorentina si aprono due scenari: giocare come unica punta o in coppia con Randal Kolo Muani, che da rivale per il posto con Thiago Motta, potrebbe rivelarsi il partner d’attacco ideale. L’unica partita in cui sia l’ex Psg che il serbo hanno giocato insieme dall’inizio, è stata proprio la capitolazione ai quarti di Coppa Italia contro l’Empoli.

Qualora Tudor scegliesse il 3-4-2-1, Kolo Muani non sarebbe più in tandem con Vlahovic ma bensì sarebbe arretrato di qualche metro insieme a Kenan Yildiz. Il turco però, non ha il posto assicurato dato che anche Teun Koopmeiners vorrà mettersi in mostra dopo che anche lui è stato vittima del disastro targato Motta. Occhio anche a Nico Gonzalez e a McKennie: l’argentino potrebbe essere impiegato come esterno a tutta fascia, ruolo in cui è già stato provato con la nazionale, mentre l’ex Schalke 04 continuerà ad essere un vero e proprio jolly grazie alla sua duttilità.

Tudor però, non dovrà curare solamente la fase offensiva: con le ultime disastrose uscite contro Atalanta e Fiorentina, la Juventus ha perso il primato di difesa meno battuta del campionato e l’ex Marsiglia dovrà ritrovare anche la solidità difensiva e ci proverà con la sua difesa a 3, che salvo sorprese sarà composta da Gatti, Renato Veiga e Kalulu.

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