Juventus, Weah: "Io centravanti? Non mi spaventa, sono pronto"
Oggi alle 04:41 AM
In vista del big match di campionato Milan-Juventus, Timothy Weah suona la carica sulla possibilità di giocare come centravanti.
Domani sabato 23 novembre alle ore 18:00, nella cornice del Giuseppe Meazza in San Siro andrà in scena il big match di campionato tra Milan e Juventus. Con Dusan Vlahovic ko per infortunio muscolare, Thiago Motta non ha un vero centravanti di ruolo a disposizione. Piena emergenza per la Vecchia Signora, che si appresta ad affrontare il Diavolo di Paulo Fonseca probabilmente con Timothy Weah nei panni del 9 bianconero. In un’intervista rilasciata ai taccuini de il Giornale, proprio il figlio d’arte ha suonato la carica a tutto l’ambiente, dicendosi pronto per quest’attesissima sfida.
Juventus, Weah: “Una favorita per lo Scudetto? Noi”
Sul ruolo di centravanti
“Sono pronto. Lavoro per questo, per dare sempre il meglio. E il ruolo non mi spaventa, ho giocato tante volte centravanti nel PSG, poi fu Emery a spostarmi esterno, per sfruttare la mia velocità. Le mie caratteristiche sono differenti da quelle di Dusan, che è un professionista pazzesco, bravissimo in tutte le cose che fa. Lavora sempre al massimo, dal campo alla palestra“.
Su Rafael Leao
“Rafa è un fenomeno, un giocatore fortissimo. Diciamo che da centravanti questa fatica dovrei scamparla“.
Sull’assenza di Bremer
“Bremer era un giocatore unico, non solo per voi. Credo nella forza di squadra, nel lavoro del gruppo. Gli infortuni sono penalizzanti, ma non saranno decisivi. Tutti a cominciare dall'allenatore sappiamo di dovere dare il 110%, proprio perché ci sono compagni che non possono giocare“.
Sulle differenze con l’anno scorso
“Siamo più giovani, ma anche più forti. Abbiamo delle notevoli potenzialità. Dobbiamo lavorare e pensare a fare del nostro meglio, a fine stagione vedremo dove siamo arrivati“.
Sulla favorita per lo Scudetto
“La squadra favorita per il campionato? La Juventus“.
Sul pareggio a San Siro
“Noi siamo la Juventus e sinceramente credo che quel risultato abbia fatto più impressione fuori che dentro lo spogliatoio. La Juventus gioca sempre per vincere e un pareggio, anche contro una squadra forte come l'Inter, è una mezza sconfitta“.
Su papà George
“Per me è papà, non George Weah. So che è un mito, anche se l'ultima volta che è venuto a Torino, siamo usciti e dei tifosi hanno chiesto il selfie a me e non a lui, erano giovani e non l'avevano riconosciuto. Ci sentiamo sempre, guarda tutte le mie partite insieme con la mamma”.