MOTTA ESONERO SOLO RIMANDATO?   

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MOTTA ESONERO SOLO RIMANDATO?        (di Massimiliano Fantasia).
Il destino di Thiago Motta pare essere ormai segnato. Mentre qualcuno suggerisce che possa addirittura essere esonerato nei prossimi giorni, il tecnico italo-brasiliano sta continuando il suo lavoro e con la mente ha cominciato a pensare alla partita con il Genoa che,in caso di risultato negativo,potrebbe anche essere la sua ultima da allenatore della Juventus.Ma perché, se davvero è sulla graticola, l’allenatore non è stato congedato subito dopo la sconfitta contro la Fiorentina? Viene normale domandarsi il perche’la società non abbia deciso di interrompere il rapporto di collaborazione con il suo allenatore,prima di una sosta che avrebbe consentito al sostituto di poter prendere il timone della squadra con il giusto anticipo sulla partita successiva?
Il tema, neanche a dirlo, è di natura economica. Un esonero ha dei costi, che per la Juventus a livello di bilancio sarebbero più sostenibili da aprile in poi, con la possibilità di caricarli sul trimestre aprile-maggio-giugno e di compensarli con una cessione a inizio estate.
Ma quanto verrà a costare l’esonero di Thiago Motta?
Il tecnico italo brasiliano ha firmato un contratto triennale da 5 milioni netti a stagione ma l’accordo conterrebbe un paracadute che scatterebbe in caso di licenziamento entro il secondo anno di contratto. Ciò significa che la Juve spenderebbe una quindicina di milioni solo per liberarsi dell’allenatore ingaggiato soltanto la passata estate.C è poi da dire che  un tecnico solitamente ha un suo gruppo di lavoro e quasi sempre alla nuova società si impone di poter continuare A confidare della collaborazione di tutto lo staff e così è stato anche per Thiago Motta che ha voluto con sé a Torino tutto il suo staff che chiaramente dovrà essere risarcito.A queste cifre si aggiungerebbe ovviamente il costo del nuovo allenatore e del relativo entourage. La Juve avrebbe bisogno di una guida tecnica di prima fascia, per affrontare in modo credibile un finale di campionato molto delicato, ma nessun allenatore di un certo livello accetterebbe il ruolo di traghettatore per nove partite.
In poche parole, chiunque arrivasse sulla panchina della Juve potrebbe dettare le sue condizioni. Non solo porterebbe a libro paga i suoi più stretti collaboratori ma probabilmente esigerebbe come minimo un impegno pluriennale chiedendo delle garanzie  sul mercato in vista della prossima stagione.La Juventus potrebbe permetterselo? La semestrale al 31 dicembre scorso ha offerto segnali rassicuranti. Il percorso di risanamento dei conti prosegue, non senza difficoltà, e il conto economico ha mostrato un risultato netto finalmente positivo di 16,9 milioni dopo anni di perdite. Quasi certamente non ci sarà l'utile alla fine della stagione attuale, ma l’evoluzione della gestione pare indirizzata nella giusta direzione. Questo risultato ha richiesto al management sforzi notevoli sul fronte del mercato in uscita che ha contribuito con 67,4 milioni di ricavi, ma pure nella gestione del costo della rosa, che si è abbassato di quasi 20 milioni rispetto al primo semestre dell’anno precedente. La sostituzione in corsa dell’allenatore non vanificherebbe questi progressi ma toglierebbe spazio a possibili interventi sul mercato, dove pure i rinnovi di alcuni giocatori sembrano rallentati dalla difficoltà di prevedere se l’obiettivo del quarto posto sarà raggiunto.Non ci resta che attendere per capirne un po di più ,quel che è certo che in questo momento la Juve è tutt’ altro che attendista, sembra piuttosto una polveriera.

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