GIAN CARLO CECI L'HA VISTA COSI': "DAL SOGNO ALLA REALTA' "
09/17/2024 11:00 AM
(Gian Carlo Ceci) – Parma: dal sogno alla realtà. I tre gol presi con l’Udinese, con i Crociati in vantaggio due a zero, fanno squillare più di un campanello d’allarme. Contro i friulani sono emersi – meglio: riemersi – problemi già visti e sottolineati in passato, anche nel vincente campionato di serie B e perplessità riguardo a una campagna acquisti non convincente per numero e caratteristiche di giocatori che sono stati ingaggiati per rafforzare, relativamente migliorare, una rosa ritenuta in grado di competere nella massima serie considerato che, in questo inizio di campionato, sono sempre andati subito in campo sempre nove undicesimi della passata stagione.
Le ottime prestazioni contro importanti squadre come Fiorentina, Milan e Napoli non avevano evidenziato ciò che si è visto contro i friulani: premesso che i bianconeri sembrano, in questo momento, in gran forma (sono sorprendentemente, solitari in testa alla classifica, ma l’esperienza passata suggerisce che i veri valori si vedranno dopo la fine del girone d’andata), l’undici allenato da Runjaic è apparso più attrezzato in tutti i reparti in vantaggio di due gol e i Crociati non hanno mai dimostrato di essere in grado di comandare il gioco.
Certo, la rete iniziale e poi il raddoppio – straordinario il gol di Bonny -, suggerivamo maggior prudenza, ma non si è vista superiorità in ogni settore, anche per un evidente maggior fisicità e, soprattutto, più freschezza atletica degli avversari che poi, nella ripresa, è apparsa debordante. Questo anche perché l’azione dei ragazzi di Pecchia è andata calando con il passare dei minuti, sino a diventare estremamente passiva nella ripresa, calo anche mentale non solo fisico e Pecchia, nella conferenza stampa post partita, ha rilevato i troppi errori nei passaggi, negli appoggi e le scelte non felici dei Crociati quando, entrati in possesso di palla, dovevano ripartire.
Questo, anche per la forza di una compatta Udinese, che subito ha accettato la sfida ad armi pari senza fare ostruzionismo e non si è demoralizzata, anche dopo aver subito il gol di Delprato, segnato dopo un minuto e cinquntasei secondi: come si era visto nelle precedenti quattro partite i bianconeri hanno, ancora, presentato uno schieramento che prevalentemente si basa sull'attività offensiva degli esterni e, in effetti, Ehizibue e in particolare Kamara (con suoi due cross ha propiziato il primo e il terzo gol) unitamente al migliore in campo, il francese Thauvin capace di firmare due gol, hanno notevolmente contribuito a fare la differenza con tanti cross che hanno mandato in grande difficoltà i (troppo?) giovani centrali anche per il relativo contrasto dei difensori esterni che non sono stati aiutati nei raddoppi da un inconsistente Man e dai centrocampisti, segnatamente un insufficiente Sohm, anche quando è passato dietro Bonny, prima si essere sostituito dall'atteso Keita che ha battezzato l'esordio con un'espulsione dopo due falli che hanno meritato il cartellino giallo.
Questo ha accentuato i problemi dei centrali che, come lo scorso anno, si sono trovati in difficoltà sulle palle alte (tutti e tre gol sono arrivati con colpi di testa) oltre a denunciare una mancanza di esperienza nei contrasti e nel piazzamento ingenuità che, probabilmente, avrebbero registrato miglioramenti se fosse arrivato quel difensore centrale, esperto e di sicuro rendimento, richiesto certamente da tanti e probabilmente anche da Pecchia.
Ma oltre a un calcio mercato che ha lasciato perplessi anche per le modalità e il costante, sempre visto, calo di rendimento nella seconda parte della gara, preoccupano i ben sette gol subiti in quattro partite, quasi due gol a gara, anche perché gli eventuali sostituti non ispirano grande fiducia considerato che il primo potenziale ricambio, Osorio, proprio sulle palle alte a Napoli è apparso in difficoltà.
Si era detto che il vero campionato del Parma sarebbe iniziato con l'Udinese e certo non è stato dei più confortanti: quindi i gialloblù dovranno ricompattarsi, ritrovare fiducia e morale: su questo dovrà intervenire e lavorare, Pecchia oltre a gestire diversamente le sostituzioni e, in alcuni casi, diminuire quel gioco sempre offensivo, accantonare il bello e spettacolare calcio, per un'azione più contenuta e difensiva.
Con l'Udinese il Parma ha meglio conosciuto cosa sia la massima serie e quali notevoli sono le differenze con la serie B: certo, questa squadra, fin troppo giovane, dovrà migliorare in esperienza e dimostrare di essere competitiva a cominciare da sabato prossimo a Lecce dove i Crociati sono attesi al riscatto e da un impegno non facile contro una squadra che, dopo aver nettamente perso contro Atalanta e Inter, è riuscita a battere il Cagliari, in casa, e domenica ha pareggiato, ben figurando, a Torino. Gian Carlo Ceci