Lunch match indigesto a Marassi: il Genoa supera il Parma ancora 1-0
Oggi alle 08:33 AM
Focaccia, trofie al pesto, baccalà fritto e un autogol di Delprato. Il lunch match di Marassi, a base di piatti genovesi, finisce male per il Parma che torna a casa con una sconfitta, la nona stagionale. Il risultato finale è lo stesso dell'andata, 1-0, come 70 giorni fa.
Una prestazione senza sale e pepe per i crociati, con un solo tiro in porta, un atteggiamento difensivo (almeno fino al gol) e un pressing inefficace. E senza cattiveria nella reazione dopo il gol dello svantaggio. Per il Genoa è la prima vittoria in casa della stagione dopo un lunghissimo digiuno lungo 233 giorni.
La classifica dei crociati peggiora leggermente, tant'è che il distacco dalla zona rossa (Cagliari) è di un solo punto. Problemi, così come gli infortuni che si susseguono, vedi quello di Balogh uscito nella ripresa per un problema al polpaccio.
SCELTE QUASI OBBLIGATE – Tante assenze su entrambe i fronti e formazioni quasi obbligate, quindi senza particolari novità, se non il ritorno da titolare di Keita in mediana, con Sohm sulla trequarti, nel 4-2-3-1 scelto da Pecchia. Il Genoa griffato Vieira risponde con un 4-3-3 abbottonato, con Zanoli e Miretti, che non sono propriamente due esterni offensivi, a supporto di Pinamonti.
ZERO TIRI IN PORTA – Il Parma ha il baricentro basso, spazi e linee strette, il pressing aggressivo si aziona solo quando il Genoa supera la linea di centrocampo; ripartenze e verticalizzazioni sono le armi preferite da Pecchia per fare male all'avversario.
I padroni di casa hanno una difesa sigillata ma la fase offensiva è prevedibile e senza fantasia. Davanti a questi scenari il primo tempo è abbastanza insipido: di Bonny al minuto 32 (lancio di Valenti e sinistro sbilenco fuori) l'unico pericolo crociato dei primi 45 minuti; d'altronde i tre alle spalle dell'attaccante francese non si accendono quasi mai. Di sicuro, pur senza brillare, il Genoa – che perde per infortunio muscolare Badeji al 45' – crea qualcosa in più: tre volte con Pinamonti (due colpi di testa, uno di questi sull'esterno della rete, e un tiro cross dalla destra) e una clamorosa con Vasquez che a due metri dalla porta colpisce in pieno Suzuki il quale respinge come può e salva il Parma.
FRENDRUP E DELPRATO DECISIVI – La musica non cambia nel secondo tempo anche se il Parma parte con più convinzione soprattutto nel pressing alto e infatti dopo 7 minuti Almqvist calcia al volo di destro e impegna Leali per la prima volta nella partita.
Fumo di paglia, perché subito dopo è il Genoa a prendere il controllo della gara e a produrre pericoli, prima con una destro da censura di Kassa da buona posizione (alto) e poi con il gol al 65' nato da un buco clamoroso sulla fascia destra, dove nel frattempo è entrato Hainaut (al posto dell'infortunato Balogh che è uscito per un problema al polpaccio), che spalanca la strada a Frendrup il quale calcia forte e con l'aiuto della deviazione galeotta e involontaria di Delprato inganna Suzuki e porta i suoi in vantaggio (1-0).
Dopo oltre un'ora di sterilità offensiva, Pecchia prova a cambiare le carte in tavola, entrano Camara e Man (per Hernani e Mihaila) ma le speranze si spengono con il passare dei minuti perché la manovra del Parma è senza qualità e convinzione. Finisce 1-0, Parma a testa bassa.
GENOA – PARMA 1-0
Reti: st 20′ Frendrup
GENOA (4-3-2-1): Leali; De Winter, Bani, Vasquez, Martin; Frendrup, Badelj (45′ pt Kassa), Thorsby (34' st Masini); Zanoli (38' st Sabelli), Miretti (34' st Ekhator); Pinamonti.
A disposizione: Gollini, Sommariva, Bohinen, Messias, Pereiro, Marcandalli, Ankeren, Matturro, Balotelli, Melegoni. All. Vieira.
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Balogh (15′ st Hainaut), Valenti, Valeri; Keita (39′ st Haj), Hernani (27′ st Camara); Almqvist (15′ st Cancellieri), Sohm, Mihăilă; Bonny.
A disposizione: Marcone, Corvi, Løvik, Leoni, Trabucchi, Plicco, Man. All. Pecchia.
Arbitro: Colombo di Como
Assistenti: Perrotti di Campobasso e sig. Niedda di Ozieri
Quarto ufficiale: Galipò di Firenze
VAR e AVAR: Mazzoleni di Bergamo e sig. Meraviglia di Pistoia.
Note: stadio "Ferraris" in Marassi; spettatori 32.650. Ammoniti: … Corner: … Recupero: 1' pt, 4' st.