Allarme colpi di freddo per cani e gatti: "La loro temperatura limite è intorno ai 5 gradi, attenzione alle vacanze in montagna". I consigli del veter
01/01/2025 09:29 AM
Quando arriva l'inverno, giustamente i proprietari di cani e gatti si preoccupano del benessere dei loro beniamini. Questi animali non temono certo il freddo come noi, grazie a un mantello più o meno folto e a una temperatura basale superiore alla nostra – che è di 36,5°, contro una media di 38,5° per loro. Ma ci sono alcuni fattori che possono fare la differenza tra una tolleranza superiore o inferiore.
Gatti: cucce calde all'aperto
Si sa, hanno sette vite, ma a tutto c'è un limite! Se il vostro micio se ne sta sempre in casa il problema del freddo non si pone, ma se apprezza la vita all'aria aperta quanto il divano di sala qualche precauzione va presa. Del resto, già in autunno la bestiola stessa avrà cominciato a mangiare di più per infoltire il "cappottino di Mamma Natura" (il mantello) e ispessire il prezioso grasso sottocutaneo. "Un certo strato di grasso è utile se l'animale sta tanto all'aperto, perché lo protegge dal freddo", spiega il dr. Stefano Cattinelli, veterinario esperto di omeopatia. Ma se la temperatura esterna scende sotto i 5° le cose possono complicarsi. Magari non per i grossi norvegesi, siberiani o Maine Coon, ma di certo per cuccioli, esemplari anziani o malati, razze come lo Sphynx, prive di pelo, che vanno protette con cappottino e creme solari sulle orecchie (utili anche per i gatti bianchi che stiano molto al sole).
Il rischio di trovare un micio molto infreddolito alle nostre latitudini è improbabile: non appena comincia a provare un po' di disagio si precipita in casa! "Un gatto sano è quasi impossibile che venga trovato in crisi ipotermica. È importante comunque creare delle cucce riparate, soprattutto dal vento freddo, senza dimenticare eventuali randagi". In vendita si trovano cucce calde da sistemare in un luogo asciutto e riparato; ma le si può anche realizzare da sé con scatole di cartone (magari una dentro l'altra per aumentare lo spessore delle pareti) o con assi di legno se devono stare all'aperto, e imbottirle con panni caldi e morbidi. Per l'accesso, basta una porticina su un lato. In via preventiva, quando è molto freddo è meglio evitare le uscite notturne del micio di casa.
Cani: occhio ai polpastrelli
Anche per loro la temperatura limite è sui 5°, ma sempre con qualche distinguo. "Richiedono più protezione animali come i levrieri o il galgo, che hanno il pelo cortissimo e magari vivono in regioni fredde, ma anche cuccioli ed esemplari anziani o malati", avverte Cattinelli. Tendenzialmente, un adulto sano ha una maggiore tolleranza, ma non sempre. "Se l'animale è tenuto al guinzaglio ed è costretto a stare fermo a lungo non è in grado di scaldarsi". Razze come SiberianHusky o Samoiedo sono protette da uno spesso strato di pelo e da uno strato di grasso sottocutaneo, viceversa gli animali di taglia piccola hanno una maggiore dispersione di calore.
Quindi quando si va a spasso – preferibilmente nelle ore centrali della giornata, quando è meno freddo – è bene far muovere il cane, piuttosto che tenerlo fermo mentre telefoniamo o guardiamo le vetrine. Il cappottino è indispensabile per gli esemplari più soggetti al freddo. L'animale va sempre tenuto al guinzaglio, soprattutto nelle vicinanze di un fiume o lago: qualcuno potrebbe essere tentato di buttarcisi dentro! Se dovesse mangiare un po' di neve non succede nulla: "Sono minime quantità, non fanno male", tranquillizza il veterinario.
Al rientro è necessario prendersi cura dei polpastrelli dei nostri amici, perché risentono degli sbalzi di temperatura e possono fessurarsi, inoltre si rovinano al contatto con il sale antighiaccio. I cuscinetti delle zampe vanno puliti con un panno umido e spalmati di crema. Anche una ciotola più ricca può servire. "Sicuramente utile è integrare la dieta con delle fonti di grassi come l'olio di pesce (o di fegato di pesce), burro, olio d'oliva, olio di mais, di lino o di arachidi".
Con qualche accortezza, il rischio che i nostri cani soffrano di ipotermia è improbabile. È però importante ricordare che tutti possono essere soggetti se lasciati a lungo sull'auto. "Il rischio c'è anche per i cani legati o lasciati all'aperto senza possibilità di muoversi". Cosa che peraltro è vietata per legge da ottobre. "L'animale va semplicemente portato al caldo ed eventualmente si possono usare delle bottiglie di acqua calda (boule) da mettere intorno al corpo", conclude Cattinelli.
L'articolo Allarme colpi di freddo per cani e gatti: “La loro temperatura limite è intorno ai 5 gradi, attenzione alle vacanze in montagna”. I consigli del veterinario proviene da Il Fatto Quotidiano.