Audi, un 2024 tra luci e ombre. Con il nuovo piano investimenti per 8 miliardi in Germania

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Come gli altri rivali tedeschi, anche Audi ha archiviato il 2024 con un bilancio con diversi segni "-", incluso quello che precede il premio per i dipendenti, che sarà comunque di 5.310 euro. Per il 2025 c’è un prudente ottimismo circa il recupero di fatturato e margini grazie al "portafoglio di prodotti più giovane sul mercato premium" promesso entro la fine dell’anno. Nel 2025 debutterano le nuove generazioni di A6 (la declinazione Avant è già stata presentata) e Q3, il cui esordio avverrà nel corso dell’estate. Il risultati non esaltanti sul fronte elettrico hanno indotto il costruttore di Ingolstadt a puntare anche sulle motorizzazioni plug-in: addirittura dieci nuove vetture destinate alla commercializzazione entro dicembre.

Audi ha parlato di un 2024 "impegnativo" e il Ceo Gernot Döllner ha confermato una riorganizzazione attuata "in modo coerente, con nuovi modelli, un assetto rafforzato in Cina e strutture aziendali più efficienti". La soppressione di 7.500 posti di lavoro entro il 2029 (un miliardo di euro di risparmi l’anno), peraltro senza ricorso a licenziamenti e, addirittura, il prolungamento al 2033 sulla garanzia dell’occupazione rientra nel piano che deve traghettare la casa dei Quattro Anelli nel futuro e che include investimenti per 8 miliardi a Ingolstadt e Neckersulm.

Lo scorso anno Audi e le sue controllate Bentley e Lamborghini hanno consegnato 1.692.548 auto, con un calo dell’11,8% rispetto al 2023, ascrivibile principalmente al marchio principale (1.671.218) anche se pure il costruttore britannico non è andato benissimo con 10.643 immatricolazioni, contro le 13.560 dell’esercizio precedente, con un margine del 14,1%. Lamborghini ha chiuso l’ennesimo bilancio da primato con 10.687 auto vendute, 575 in più rispetto al 2023, con ricavi in aumento del 16,2% a 3,095 miliardi, un risultato operativo cresciuto del 15,5% a 835 milioni e un margine del 27%, in linea con quello del 2023.

I volumi delle EV con le insegne dei Quattro Anelli sono scesi meno della media del gruppo del 7,8% a quasi 164.500 unità. Audi ha contabilizzato un fatturato di 64,53 miliardi (erano 69,86) con un risultato operativo di 3,9 miliardi (quasi 2,4 in meno rispetto all’esercizio 2023) e un margine sulle vendite sceso di 3 punti percentuali, da 9 al 6%.

Per l’anno in corso, il costruttore prevede un recupero dei ricavi, che dovrebbero attestarsi tra i 67,5 e i 72,5 miliardi, e del margine, che il responsabile delle finanze Jürgen Rittersberger, ipotizza tra il 7 e il 9%. Al risultato di Audi ha contribuito anche l’altra controllata italiana, la Ducati. La casa di Borgo Panigale ha consegnato 54.495 motociclette (erano state 58.224 nel 2023) con 1.003 milioni di fatturato (62 in meno rispetto all’esercizio scorso) e 91 di risultato operativo (112). Il margine operativo è sceso dal 10,5% al 9,1%

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