
Azione-Fratelli d'Italia, Donzelli apre a un'alleanza nelle Marche: "Con Calenda si può parlare, pone temi concreti"

03/30/2025 06:27 AM
“Facciamo l’accordo per le Regionali? Più di metà partito è per Acquaroli”, chiede il dirigente di Azione nelle Marche. “Penso proprio di sì“, risponde Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia. Lo scambio, riportato da Repubblica, si svolge a margine del congresso del partito di Carlo Calenda a Roma, a cui sabato è stata ospite d’onore – tra applausi e lodi reciproche – la premier Giorgia Meloni. E illumina un avvicinamento politico evidente tra le due forze, che potrebbe presto trasformarsi nella prima importante alleanza elettorale: quella per le Regionali nelle Marche, appunto, dove in autunno il governatore di FdI Francesco Acquaroli cercherà la rielezione contro Matteo Ricci, europarlamentare Pd ed ex sindaco di Pesaro. Quest’ultimo è un esponente dell’ala moderata dem, in teoria un candidato ideale per Azione. Che però, a quanto pare, si prepara a interpretare per la prima volta nelle Marche un ruolo finora inedito, quello di gamba centrista della coalizione di centrodestra. Una mossa interpretabile anche come posizionamento rispetto alla scelta di Matteo Renzi, ex alleato nel fu “Terzo polo”, di schierare Italia viva stabilmente nel centrosinistra dopo varie alleanze locali con la maggioranza.
Eppure al congresso sia Calenda che Meloni hanno negato ilflirt in corso. La premier, prendendosela con i retroscena, ha assicurato di non voler cercare nuovi alleati, mentre il padrone di casa si è mostrato addirittura indignato: "Ma qual è l'apertura a destra? Come funziona questa democrazia? Che non si parla con l'avversario perché è un nemico? Perché se la democrazia funziona così l'abbiamo già persa. Funziona che non dovremmo votare provvedimenti che riteniamo giusti perché li presenta il governo?”, ha detto nel suo discorso iniziale. Eppure, per citare l’episodio più recente, è stata notata la scelta dei deputati di Azione di non sottoscrivere e poi non votare la mozione di sfiducia presentata da tutte le opposizioni al ministro della Giustizia Carlo Nordio per il caso Almasri. Così Donzelli ripete i complimenti già fatti ieri da Meloni: “Calenda fa un’opposizione ferma al governo, ma non all’Italia. Senza preconcetti. Noi siamo disponibili ad ascoltare chiunque abbia qualcosa da dire. Calenda pone temi concreti, come sul nucleare: ha fatto un appello a dialogare che la maggioranza ha raccolto”, dice in un’intervista a Repubblica.
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