Boccia su Instagram: "Offesa da Sangiuliano, la mia nomina stracciata per un capriccio di donna". E l'ex ministro incontra i vertici Rai

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“La potenza è nulla senza controllo“. Maria Rosaria Boccia torna a lanciare i suoi “pizzini” su Instagram, postando una frase – accompagnata dalla foto di un mega yacht e dalla colonna sonora di Io vagabondo – che sembra rivolta a Giorgia Meloni, descritta dai retroscena come irritata per la sua intervista in programma martedì sera a È sempre Cartabianca, il programma di Bianca Berlinguer su Rete 4. “Un atto ostile” da parte di Mediaset, lo definisce l’entourage della premier, che teme nuove rivelazioni scottanti dell’influencer campana su Gennaro Sangiuliano, suo ex amante costretto a dimettersi da ministro della Cultura per aver tentato di nominarla consulente, facendola partecipare all’organizzazione del G7 a Pompei e portandola in giro per l’Italia in varie trasferte (motivo per cui è indagato dalla Procura di Roma per peculato e rivelazione di segreto). L’avvocato dell’ex ministro, Silverio Sica, ostenta sicurezza: “Ho visionato le chat e sono sereno. Non ho alcun timore di quello che può dire questa signora”, dice a L’Aria che tira su La7. E se la prende con i media “colpevoli” di aver dato troppo spazio a Boccia, nei cui confronti ha annunciato una denuncia per estorsione: “I giornalisti dovrebbero fare il loro lavoro, si verifica chi è l'accusatore e poi si passa all'accusato. Una certa stampa ha alterato le regole della professione”, attacca.

In mattinata Sangiuliano è stato nella sede Rai di viale Mazzini a Roma per incontrare i vertici aziendali in vista del suo annunciato rientro nella tv pubblica (che probabilmente però non sarà immediato). All’uscita, interpellato da LaPresse, non ha voluto fare dichiarazioni: “Vi chiedo di rispettare la mia privacy“, ha detto. Verso l’ora di pranzo Boccia lo ha attaccato con un nuovo post in cui ha lanciato la propria intervista a Rete 4: “È mio diritto tutelare la verità della mia dignità e onorabilità, macchiate dalle offese del ministro della Cultura. Nonostante ciò, non ho ancora ricevuto scuse ufficiali; anzi, sono stata più volte minacciata di denuncia. Intendo provare che il ruolo di consigliera del ministro, che ho svolto, mi è stato tolto ingiustamente, stracciando il decreto ministeriale di nomina per capriccio di donna (il riferimento è alla moglie di Sangiuliano, ndr). Se il capriccio comanda l'azione di governo, allora siamo già al passaggio verso una nuova forma di governo: la dittatura“, spara. Intanto il Comitato per la sicurezza di Montecitorio, che si riunirà alle 17, si prepara a impedirle l’accesso ai locali della Camera, dopo il caso dei video realizzati in giro per il palazzo con gli occhiali-telecamera e pubblicati sui social. Il divieto, viene spiegato, non avrà una scadenza temporale ma varrà fino a nuova deliberazione.

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