Caso Basciano-Codegoni, la procura dispone nuove indagini: verranno sentiti testimoni e il dj sarà nuovamente interrogato

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La Procura di Milano disporrà nuove indagini sul caso di Alessandro Basciano, il dj e influencer 35enne arrestato la sera del 21 novembre per stalking sull’ex compagna Sophie Codegoni, modella e influencer di 23 anni, e poi scarcerato dopo quasi 48 ore, con revoca dell'ordinanza da parte della gip Anna Magelli per assenza dei gravi indizi a suo carico. Sarà il pm Antonio Pansa, che ha ereditato un fascicolo prima in carico ad altro pm, a sentire la versione difensiva di Basciano, già esposta da lui alla gip con tanto di chat, e riascoltare alcuni testimoni delle indagini, tra cui due amici e familiari dell’influencer. Agli atti della Procura, tra l'altro, non risulta allo stato l’atto del ritiro della prima querela, del dicembre 2023, da parte di Codegoni. Remissione di querela di cui si dà conto nel provvedimento di scarcerazione della giudice, che ha accolto la linea difensiva del legale di Basciano Leonardo D'Erasmo, indicando comunque di effettuare approfondimenti investigativi.

Agli atti dei pm del pool guidato dall'aggiunta Letizia Mannella c’erano anche un serie di messaggi via chat depositati da Codegoni, la quale dopo la prima denuncia del 9 dicembre 2023, era stata anche sentita a verbale. Nei messaggi, secondo l’accusa, erano riportate anche delle minacce del 35enne come “me la paghi”. E gli inquirenti, nelle indagini dei carabinieri, dovranno probabilmente anche acquisire i contenuti integrali di quegli scambi di messaggi per analizzarli.

Nell’interrogatorio davanti al gip e alla presenza del suo difensore, Basciano – sabato 23 novembre – aveva depositato gli screenshot di alcune chat anche del 12 e 13 novembre scorso, un giorno prima della nuova denuncia di Codegoni. Chat dalle quali, secondo la giudice, emergeva “un rapporto sereno e certamente non connotato da costante paura”, diverso da uno stato di ansia e timore necessario, invece, per contestare lo stalking. In più, dovrà essere analizzato di nuovo l'episodio della notte tra il 13 e il 14 novembre scorso denunciato dai due amici delle Codegoni come un'aggressione con sfondamento del parabrezza della loro auto. Episodio, anche questo, su cui Basciano ha dato un'altra versione.

La Procura dovrà ricevere nelle prossime ore gli atti dall'ufficio gip, che ha dato conto nell'ordinanza anche di quelle “scritture”, non presenti nei documenti dei pm, del 26 febbraio e di marzo sulla “remissione” della prima querela e sulla “accettazione” del ritiro da parte di Basciano. Codegoni, come ha spiegato la giudice, sosteneva che i due stavano “vivendo in armonia”. In sostanza, inquirenti e investigatori nei prossimi giorni dovranno portare avanti una serie di accertamenti e di raccolta di testimonianze. Per ora Basciano resta indagato per stalking, senza alcuna misura cautelare.

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