
Consolati esclusi e limiti alla discendenza: la stretta del governo sulla cittadinanza preoccupa anche i partiti

03/28/2025 09:21 AM
Ottenere la cittadinanza italiana sarà sempre più complicato. Una stretta, quella che il governo italiano ha approvato in Consiglio dei ministri che genera diverse preoccupazioni tra i partiti e rischia di creare fratture interne alle formazioni di maggioranza tutt’altro che secondarie. La svolta riguarda il riconoscimento della cittadinanza per discendenza. Un modo, sostengono le forze di governo, per rendere più efficienti i procedimenti alla luce delle numerose domande in arrivo soprattutto dal Sud America, in particolare da Paesi come Argentina e Brasile, ma che di fatto crea un collo di bottiglia che impedirà a decine di migliaia di persone di diventare italiani.
I PROVVEDIMENTI – Innanzitutto, la gestione e la valutazione delle domande dei maggiorenni, sempre stando alla bozza che dovrà essere approvata sia dai ministri sia dal Parlamento, verrà accentrata alla Farnesina e non sarà più di competenza dei singoli consolati. Nonostante ciò, le domande non saranno compilabili online, ma tutta la documentazione dovrà pervenire all’ufficio del ministero per posta e solo dopo verrà digitalizzata, con le comunicazioni che, invece, arriveranno solo per via telematica. Le conseguenze sono facilmente intuibili: maggiore concentrazione significa anche più tempo necessario a smaltire il crescente numero di domande. Non a caso, si allungano i tempi dell’istruttoria, con i limiti che passano da 24 a 48 mesi. Oltre a queste restrizioni, a frenare le risposte positive alla cittadinanza c’è anche il limite che si vuole imporre al numero di richieste che possono essere accettate annualmente.
Ma il grande timore del governo rimangono le domande per iure sanguinis, ossia quelle basate sulla discendenza, che col passare del tempo fa aumentare esponenzialmente la platea di coloro che potrebbero richiedere la cittadinanza in Paesi che hanno vissuto un forte fenomeno migratorio dall’Italia nei secoli scorsi, come l’Argentina. Per questo l’idea è quella di limitare le richieste solo a coloro che possono dimostrare la discendenza da genitori o nonni cittadini italiani.
CONSEGUENZE NELLA MAGGIORANZA – La stretta che il governo vuole imprimere alla concessione delle cittadinanze rischia però di generare diverse fratture interne ai partiti dovute al rischio di veder evaporare quote di voti all’interno delle comunità oriunde. In Forza Italia, ad esempio, c’è già chi si preoccupa delle conseguenze e dà la colpa alle “politiche della sinistra” che, a loro dire, hanno reso più semplici le concessioni solo a fini elettorali. Adesso, compiendo passi nella direzione opposta, si temono attacchi soprattutto dal Sudamerica e dai compagni di partito che sul sostegno delle varie comunità presenti in Italia basa il proprio successo politico.
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