
Dalle inchieste de L'Ora di Palermo al giornalismo investigativo: il dibattito sul racconto dell'antimafia all'Ap di Roma

Ieri alle 06:56 AM
“L’Ora, morti e feriti“. Era quasi uno slogan pubblicitario quello urlato dagli strilloni tra le strade della città di Palermo. Proponevano una copia dello storico quotidiano del pomeriggio, specializzato nel racconto dei delitti di mafia. Molti anni dopo si parlerà anche della storia del L’Ora all’Antimafia pop academy. Il 21 marzo, in occasione della Giornata nazionale in ricordo delle vittime delle mafie, Roma ospiterà un evento che ripercorre la storia del giornalismo d'inchiesta e il suo ruolo nella società contemporanea. “L'alba dell'antimafia. Storia, politica e racconto” è il titolo dell'incontro organizzato dall’Ap, che si terrà il 21 marzo alle ore 18:00 in Via Contardo Ferrini 83.
L'iniziativa, inserita nella rassegna “Conversazioni. Coordinate sgrammaticate di democrazia”, vedrà la partecipazione di esperti, giornalisti e storici per analizzare l'importanza dell'informazione nella lotta alla criminalità organizzata, partendo dalle prime inchieste del quotidiano L'Ora di Palermo fino ad arrivare alle moderne esperienze di giornalismo investigativo. Ad aprire l'evento sarà Pasquale Grosso, presidente di ÀP—Antimafia Pop Academy, mentre il giornalista Andrea Meccia guiderà il dibattito con gli ospiti. Tra i relatori ci saranno Ciro Dovizio, storico dell'Università di Milano e autore del libro “L'alba dell'antimafia. Palermo, L'Ora e le prime inchieste sull'onorata società“, Vincenzo Vasile, giornalista, storica firma de L’Unità e ultimo direttore de L'Ora, Madi Ferrucci, del Centro di Giornalismo Permanente, collettivo indipendente che realizza inchieste e reportage, e Maria Vittoria Orlando, redattrice della rivista Scomodo.
L'incontro sarà anche un'occasione per ricordare i giornalisti Cosimo Cristina, Mauro De Mauro e Giovanni Spampinato, uccisi da Cosa nostra per le loro inchieste e il loro impegno nella denuncia del potere mafioso. La storia de L'Ora, quotidiano palermitano fondato nel 1900 e chiuso nel 1992, ha segnato un capitolo fondamentale dell'informazione italiana. Tra la fine degli anni '50 e i primi anni '60, i suoi giornalisti furono tra i primi a indagare i rapporti tra mafia e politica, affrontando ritorsioni e minacce fino all'attentato del 1958 che devastò la tipografia del giornale. Il dibattito punterà a interrogarsi sull'eredità di quella stagione di giornalismo d'inchiesta e sulle nuove sfide dell'informazione oggi, tra precarietà del settore, querele temerarie e il bisogno di strumenti innovativi per raccontare le mafie e il potere.
"Con questo incontro vogliamo non solo fare memoria, ma anche interrogare il presente. Raccontare le mafie significa anche parlare di chi ha avuto il coraggio di sfidarla attraverso differenti forme di narrazione come il giornalismo e la fotografia. Ricordare L'Ora e il suo lavoro d'inchiesta vuol dire riaffermare il valore della libertà di stampa come strumento di democrazia e impegno civile, oggi più che mai" ha dichiarato Grosso, presidente di ÀP – Antimafia Pop Academy.
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