Dopo le parole di Musk, l'Italia dovrebbe dire basta al proprio senso di inferiorità verso gli Usa

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di Alessandro Mosca

Elon Musk, imprenditore naturalizzato statunitense e ormai parte della classe dirigente della prima potenza globale, pochi giorni fa si è dichiarato a favore di Alternative für Deutschland, dicendo che "Solo Afd può salvare la Germania". Il fatto ha attirato l'attenzione della stampa europea, dato che si tratta di un partito di estrema destra, profondamente antieuropeista, e, secondo molti, di simpatie neonaziste. Questa dichiarazione non è la prima di Musk a sostegno di partiti e personaggi politici europei: negli ultimi mesi ha elogiato convintamente Giorgia Meloni, si è schierato con Matteo Salvini sull'immigrazione, e ha dichiarato il suo supporto al partito Reform UK di Nigel Farage.

I media italiani hanno descritto Musk come un nuovo capo della destra mondiale, l'organizzatore di una "internazionale" conservatrice, come se il motivo principale delle sue dichiarazioni fossero convinzioni ideologiche. In realtà, l'imprenditore statunitense condivide semplicemente l'intenzione profonda dei suoi connazionali, l'obiettivo politico fondamentale degli Usa nei confronti dell'Europa: dividere il Vecchio Continente, per assicurarsi un dominio più duraturo su di esso.

Gli Stati Uniti sono un impero, e, come tutti gli imperi della storia, applicano la massima che dovrebbe suonare come ammonimento nella testa di tutti gli europei: "Divide et impera". Non è un caso che tutti quei partiti e personaggi politici hanno in comune l'antieuropeismo, lo sfoggio di un nazionalismo malsano che incita alla divisione, al sospetto reciproco; basti pensare che questi sedicenti "patrioti", come Salvini e Alice Weidel, portavoce di Afd, da anni screditano l'Unione europea paragonandola all'Urss. Musk, come tutti i potenti statunitensi più espliciti, favorisce i nazionalisti che minano l'unificazione europea. La sua ultima arrogante intromissione negli affari europei, mossa da un chiaro senso di superiorità, dovrebbe smuovere l'orgoglio tedesco, e indurre la Germania a guardare con ancora più diffidenza Afd e i movimenti antieuropeisti. Proprio come gli italiani, dopo il recente e scriteriato attacco di Musk ad alcuni magistrati italiani, dovrebbero reagire dando uno scossone al loro storico senso di inferiorità nei confronti degli Usa.

Le grandi potenze esterne non vedono l'Europa come una sorella da proteggere, ma come un territorio da strumentalizzare; il loro supporto ai vari nazionalismi, ciechi e irrazionali (da non confondere con il patriottismo autentico, favorevole all'unificazione europea), è motivato proprio da questo sguardo strutturale, imperialista: perché un'Europa divisa è più facilmente dominabile. Noi italiani dovremmo esserne più consapevoli di chiunque altro, dato che per secoli nel corso dell'età moderna siamo stati 'calpesti e derisi' proprio a causa della nostra divisione interna; Spagna, Francia, Austria hanno impoverito la penisola finché non si è unita.

Realizzare un'unica cultura nazionale europea sarà impossibile almeno per qualche secolo (e forse non è nemmeno auspicabile), ma è indubbio che l'unica strada possibile è alimentare la nostra fratellanza politica e militare, per assicurarsi più pace e sicurezza. L'alternativa è continuare a vivacchiare da staterelli solitari e rosicchiati dalle potenze extraeuropee, finché queste ultime non vorranno imporre la loro volontà in modo più deciso e doloroso, forse anche scontrandosi strutturalmente sul continente.
La speranza è che le continue umilianti intromissioni esterne smuovano lo spirito europeo, che da millenni segue e promuove la libertà; la speranza è che il sacrosanto amore di sé delle splendide nazioni europee non scivoli nel nazionalismo aggressivo e litigioso, ma fiorisca come patriottismo umanitario e amante della fratellanza.

L'obiettivo fondamentale delle forze del Vecchio Continente deve essere l'unità politica e militare; lo scopo non può che essere promuovere la solidarietàeuropea, rimanendo pronti ad affrontare tutti i suoi oppositori interni ed esterni.

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