
È morto Vittorio Orsenigo, addio all'eclettico scrittore, regista, pittore e fotografo milanese

03/30/2025 05:55 AM
Addio a Vittorio Orsenigo. Scrittore, regista, pittore e fotografo milanese, è morto a 98 anni venerdì 28 marzo a Milano, sua città natale. Poliedrico, è stato protagonista nel mondo del teatro, delle arti visive e della letteratura, contribuendo alla scena culturale italiana del Novecento. Nato il 5 agosto 1926, Orsenigo proveniva da una famiglia di industriali milanesi, con origini comasche.
Nonostante inizialmente avesse intrapreso gli studi economici all’Università Bocconi e lavorato nell'impresa familiare, l'arte lo chiamò fin da giovane. Nel dopoguerra, infatti, fu invitato da Elio Vittorini a partecipare al panorama culturale milanese, cominciando così a curare letture alla Casa della Cultura. Nel 1950, Orsenigo fece il suo debutto al Piccolo Teatro di Milano grazie all’incontro con Paolo Grassi. Qui realizzò regie memorabili, come quelle di Ubu Roi di Alfred Jarry e Le Mammelle di Tiresia di Guillaume Apollinaire. Tra le sue realizzazioni più significative ci furono anche opere di Bertolt Brecht e Dylan Thomas. Al Piccolo, Orsenigo incontrò Pier Luigi Pizzi, il quale disegnò scenografie e costumi per molte delle sue produzioni.
A partire dagli anni '80, Orsenigo si avvicinò sempre più al mondo dell’arte visiva, esponendo le sue opere in diverse gallerie e musei. Nel 1981, la sua prima mostra di arte concettuale venne presentata a Milano, mentre nel 1985 le sue opere furono ospitate a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Orsenigo, insieme ad artisti come Arnaldo Pomodoro, Agenore Fabbri, Bruno Munari e Piero Manzoni, divenne uno degli esponenti di un'arte che sfidava le convenzioni.
Nel corso della sua vita, Orsenigo non si dedicò solo alla regia e alla pittura, ma anche alla scrittura. Il suo primo approccio alla letteratura risalga agli anni Cinquanta, e la sua produzione letteraria conobbe una vera e propria fioritura in età matura. Tra i suoi libri più noti ci sono “Storie zoppe” (1995), “Settore editoriale” (2001), “Lettere a Giuseppe Pontiggia” (2006), e “L'uccellino della radio” (2008). Inoltre, Orsenigo si distinse anche come traduttore, curando per le case editrici Sellerio e Archinto diverse opere, con un focus particolare sulla produzione di Apollinaire. La sua ultima opera è Giro del mondo (2021).
Credit foto: Manni Editore
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