
Gianni Agnelli, l'Inter nel cuore: la sua scelta gli stava costando la vita

Ieri alle 11:57 AM
Gianni Agnelli e quella scelta su puntare sull’Inter: la clamorosa decisione che poteva anche costargli chiarissima
L’Avvocato Gianni Agnelli è sempre stato sinonimo di eleganza, potenza e, naturalmente, automobili. Ma chi avrebbe mai pensato che la sua passione per le auto lo avrebbe portato a una scelta tanto sorprendente, di puntare “sull’Inter”? No, non stiamo parlando di calcio, e nemmeno di un’infedeltà verso la sua Juventus.
La storia inizia nel 1952, quando il giovane Agnelli si innamora di una Ferrari, la 212 Inter Berlinetta Vignale. Una macchina che, per ironia della sorte, porta nel nome quello della rivale Inter. Una scelta che, tra l'altro, avrebbe potuto costargli molto più di un semplice battibecco tra tifosi.
La Ferrari 212 Internon era una vettura qualunque. Stiamo parlando di un gioiello bicolore disegnato da Vignale, un'auto che esprimeva già di per sé lo stile di vita esclusivo di Gianni Agnelli. Equipaggiata con un motore V12 da 2,5 litri che sprigionava ben 170 cavalli, la 212 Inter era il sogno di ogni appassionato di motori.
Non era solo una macchina, ma una dichiarazione di stile e potenza. Eppure, la sua scelta non ha niente a che fare con una passione calcistica per l’Inter. Era un legame puramente automobilistico, un simbolo di classe e di avventura, che ben si sposava con l’anima di un uomo che amava la velocità e il rischio.
La passione di Agnelli per le auto: oltre la Ferrari 212 Inter
Gianni Agnelli non era il tipo che si accontentava di un'auto qualsiasi. Ogni vettura che possedeva raccontava qualcosa di lui, dal suo modo di vivere lussuoso e disinvolto. Dai modelli più esclusivi come la Ferrari 212 Inter, alla Fiat 500 Spiaggia per le vacanze estive in Costa Azzurra, passando per la Fiat 130 Familiare, con cui si spostava per le sue escursioni a St. Moritz.
Le auto per lui non erano solo mezzi di trasporto, ma un'estensione del suo stile di vita, un mix di raffinatezza e voglia di vivere al limite. Nonostante la sua posizione di prestigio, Agnelli non rinunciava mai alla ricerca del brivido, anche quando si trattava di modelli da corsa o di auto personalizzate, come la sua Bentley R-Type Continental Fastback, un vero pezzo unico.
Ma la passione per le auto di Agnelli non è sempre stata senza rischi. Nonostante l'incidente che ha rischiato di cambiare per sempre la sua vita, l'Avvocato non ha mai smesso di inseguire il suo amore per i motori. Un amore che ha avuto il suo apice proprio con la Ferrari 212 Inter.
Gianni Agnelli, l’Inter e quell’incidente che poteva essere fatale
Era l’estate del 1952 quando un destino beffardo ha fatto il suo ingresso nella vita di Gianni Agnelli. A bordo della sua Ferrari 212 Inter, in un tranquillo pomeriggio sulla Costa Azzurra, Agnelli ha perso il controllo della macchina. Il risultato? Un incidente violentissimo, che ha messo a rischio la sua gamba destra.
Per un attimo, si è temuto addirittura che dovesse essere amputata. Ma, grazie all’intervento tempestivo dei medici, Agnelli è riuscito a salvarla. Non senza conseguenze, però. Da quel momento, l'Avvocato ha dovuto fare i conti con una nuova realtà, una realtà che includeva l'uso di una protesi speciale e l’obbligo di adattare la sua vita quotidiana, anche quando si trattava di guidare.
Forse, proprio a causa di quell’incidente, Agnelli ha preso una decisione drastica: vendere la sua amata Ferrari 212 Inter. Un gesto che sembrava voler segnare una sorta di distacco, un addio a un passato che, in quel momento, aveva rischiato di diventare fatale.
Ma, nonostante il trauma, la passione per le auto non è mai svanita. Per Agnelli, il legame con le vetture rappresentava una parte fondamentale di chi era: eleganza, velocità e una dose di avventura, che andavano ben oltre la mera passione per il motore.
Forse l'incidente non è stato solo un imprevisto sfortunato, ma una lezione di vita per Gianni Agnelli. Un monito che, pur amando il rischio e la velocità, ci sono dei limiti che, se superati, possono cambiare tutto. Ma, come sempre, Agnelli non ha mai smesso di vivere come solo lui sapeva fare: con passione, eleganza e un pizzico di sfrontatezza.
La domanda rimane: quell'auto, la Ferrari 212 Inter, è stata davvero una scelta sbagliata? O forse, semplicemente, è stata una delle tante dimostrazioni del suo spirito indomito, pronto a sfidare ogni rischio pur di vivere appieno la sua passione?
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