Hyundai Inster, lo sport utility elettrico e compatto pensato su misura per l'Italia

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Dalla Corea del Sud, ma su misura per l’Italia. Da Gwangju, con il suo quasi milione e mezzo di abitanti la sesta città più popolosa della nazione, alle strade del Belpaese, spesso strette a nemmeno raramente piuttosto tortuose. La Hyundai Inster viene fabbricata per tutto il mondo nello stabilimento che si trova nella parte meridionale della nazione asiatica e con le sue dimensioni compatte (3,82 di lunghezza e 1,61 di larghezza, retrovisori esterni esclusi) sembra fatta su misura per le esigenze degli automobilisti italiani, che da anni consacrano una macchina di poco più corta come quella più venduta.

Lo stile italiano piace ai coreani, ma la cosiddetta "K-Wave" cominciata dopo le olimpiadi di Seul del 1988 dimostra che l’apprezzamento va anche nella direzione opposta. Come evidenzia la crescita di Hyundai, che lo scorso anno ha commercializzato quasi 50.000 macchine a fronte di un mercato in leggero calo.

Funzionale, pratica, versatile e ben proporzionata, la Inster ha un raggio di sterzata di 5,3 metri e, naturalmente, dispone della servoassistenza di serie. Insomma: è anche maneggevole, agile se si tratta di districarsi negli spazi stretti, tipici di molte città e di molti borghi italiani. Per il costruttore, che ha predisposto una campagna pubblicitaria dedicata a supporto del lancio, è "un prodotto che confuta la teoria che vede l'auto piccola non essere in grado di offrire abitabilità adeguata, comfort, sicurezza e tecnologia come i segmenti superiori".

Il Suv compatto dagli occhi a mandorla "apre una nuova strada nel mercato italiano dell’auto" perché concentra le caratteristiche vincenti di uno stile di carrozzeria sempre più apprezzato dai clienti e la spaziosità di modelli più grandi. L’ingombro esterno è quasi inversamente proporzionale allo spazio interno: il rapporto tra questi due parametri è vincente e depone a favore della Inster.

"L'inedito modello abbraccia una vita ricca di cambiamenti, opportunità e grande energia, per continuare a innovare e costruire un futuro migliore per tutti", garantisce il costruttore. Un futuro nel quale le auto occupano meno spazio sulla strada, ma ne offrono sempre molto dentro l’abitacolo, sia per gli occupanti (fino a quattro), sia per i bagagli (fino a quasi 1.060 con i sedili abbattuti). Un futuro nel quale le auto contribuiscono al raggiungimento degli obbietti sul clima, perché anche chi guida scende poi dall’auto e apprezza strade lungo le quali si può passeggiare respirando aria pulita e senza troppo rumore, tra l’altro ridotto anche all’interno assieme alle vibrazioni con un adeguato isolamento acustico. Un’elettrica come la Inster è il testimone dei tempi che cambiano.

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