Israele bombarda Beirut, Hezbollah: "Nasrallah non è raggiungibile". Per Tel Aviv è "difficile credere che sia vivo"

https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/09/28/22705021_small.jpg

Sono ore decisive per il destino del Medio Oriente. “È difficile credere che Nasrallah sia uscito vivo da un attacco del genere”, ha detto un alto funzionario israeliano al Jerusalem Post e al Times of Israel, confermando l’incertezza sul destino del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, dopo il massiccio bombardamento aereo su Beirut. L'attacco è stato sferrato dall’aviazione di Tel Aviv contro il quartier generale del movimento sciita nella periferia sud della capitale libanese. Obiettivo non dichiarato dell'operazione: eliminare il nemico storico di Israele.

Il raid ha avuto luogo nella notte, pochi minuti dopo che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva terminato il suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, dove ha ribadito la necessità di una risposta militare decisa contro Hezbollah e Hamas. Il bombardamento ha colpito duramente Dahiyeh, considerata la roccaforte di Hezbollah a Beirut, lasciando sul terreno morti e feriti. Secondo i media libanesi, almeno sei persone sono rimaste uccise e 91 ferite nei violenti attacchi che hanno scosso l'intera città.

Le prime notizie sulla sorte di Nasrallah sono arrivate durante la notte: una fonte vicina a Hezbollah ha dichiarato che il leader non è al momento raggiungibile. L’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha riferito che Nasrallah "è in un luogo sicuro ed è ancora vivo", mentre fonti israeliane affermano che è “probabile” la sua morte, dato l’enorme potenziale distruttivo del raid. Hezbollah, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla sorte del suo leader, ma ha minacciato ritorsioni. La tv Al-Manar, vicina al movimento, ha diffuso immagini delle macerie del quartier generale distrutto, accompagnate da messaggi che invitano i sostenitori a "pregare per la sicurezza del loro leader". La domanda che tutti si pongono è infatti una sola: Nasrallah è sopravvissuto?

Intanto, l’esercito israeliano rivendica l’uccisione di Muhammad Ali Ismail, responsabile dell’unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano, e del suo vice, Hussein Ahmad Ismail, in un attacco aereo. Non solo: l’Idf, le Forze di Difesa Israeliane, sostengono di aver eliminato anche Ahmad Muhammad Fahd, capo della rete di Hamas nella Siria meridionale, prima che portasse a termine un’operazione contro Israele.

L'escalation non si ferma qui. Israele ha intensificato gli appelli alla popolazione civile del sud di Beirut, invitandola a evacuare immediatamente le aree vicine ai siti di Hezbollah. "Hezbollah ha piazzato armi in zone civili, mettendo a rischio i cittadini libanesi per colpire i civili israeliani", ha scritto l’Idf in un comunicato. "Continueremo a operare in modo preciso per smantellare le capacità offensive di Hezbollah."

Il ministero della Sanità libanese ha disposto l'evacuazione di tutti gli ospedali nella periferia meridionale di Beirut per prevenire ulteriori vittime civili in caso di nuovi attacchi. La Croce Rossa libanese, attiva nei soccorsi durante e dopo i bombardamenti, ha riferito che le ambulanze sono state impegnate per tutta la notte a trasportare i feriti nei pochi ospedali ancora operativi nella capitale.

A livello internazionale, la preoccupazione cresce. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha lanciato un appello alla calma, chiedendo un immediato cessate il fuoco e invitando tutte le parti a evitare ulteriori provocazioni. "Il rischio di un conflitto su larga scala è reale e le conseguenze sarebbero devastanti per l'intera regione", ha avvertito Guterres in una nota diffusa dalla sede Onu di New York.

Gli Stati Uniti, tradizionali alleati di Israele, hanno ribadito il diritto di Israele a difendersi da minacce alla sicurezza, ma hanno anche sollecitato "moderazione" e "prudenza". Washington teme che un conflitto aperto con Hezbollah possa coinvolgere altri attori regionali, in particolare l’Iran, storico sostenitore del gruppo sciita libanese. L’inviato speciale per il Medio Oriente, Brett McGurk, ha dichiarato: “Stiamo monitorando da vicino la situazione e lavoriamo con i nostri partner internazionali per prevenire un’escalation che potrebbe avere conseguenze imprevedibili."

L'articolo Israele bombarda Beirut, Hezbollah: “Nasrallah non è raggiungibile”. Per Tel Aviv è “difficile credere che sia vivo” proviene da Il Fatto Quotidiano.

img

Top 5 Serie A

×