Jasmine Paolini è alle Wta Finals 2024: sfiderà le migliori al mondo a Riad
10/10/2024 11:37 AM
Un traguardo che nessuno si sarebbe mai aspettato a inizio anno. Dopo esserci riuscita insieme a Sara Errani nel doppio, JasminePaolini si è qualificata per la prima volta in carriera alle Wta Finals – che si giocheranno dal 2 al 9 novembre prossimi a Riad – anche nel singolare. Adesso è arrivata l'ufficialità. Un risultato meritato, in qualche modo storico, a conclusione di una stagione incredibile, a cui è mancata soltanto la ciliegina Slam, sfuggita due volte tra Parigi e Londra.
Paolini vola alle Wta Finals (il torneo riservato alle migliori 8 dell'anno) insieme ad altre quattro giocatrici. In primis Iga Swiatek e ArynaSabalenka, numero 1 e numero 2 del mondo, che in Arabia Saudita si giocheranno la vetta della classifica a fine stagione; poi ci sarà CocoGauff, terza in graduatoria, e infine l'attuale numero 12 della Race BarboraKrejcikova. Ma perché la numero 12 andrà a Riad se è fuori dalle prime 8? Semplice, perché la ceca in questa stagione ha alzato un titolo Slam, a Wimbledon, proprio contro l'azzurra. Le Wta Finals infatti da quest'anno si sono uniformate alle Atp Finals: questo significa che la qualificazione per l'ultimo torneo dell'anno può essere ottenuta anche senza rientrare tra le prime otto della Race. Basta aver trionfato in un Major nel corso della stagione e piazzarsi nella top 20 della Race.
In questo quadro sono tre i posti ancora disponibili, e a contenderseli sono soprattutto in quattro: Elena Rybakina,Jessica Pegula, Qinwen Zheng e EmmaNavarro. Le prime due sono molto vicine al traguardo, anche se sulla kazaka aleggia l'ombra del forfait dopo i problemi fisici delle ultime settimane. Molto più indietro invece (e con pochissime chance) Daniel Collins e DariaKasatkina. A queste servirebbe un successo di peso per rientrare in lizza. Ma i tornei a disposizione da qui alle Finals non sono più molti. Oltre al Wta 1000 di Wuhan, ci sono ancora due Wta 500, a Ningbo e Tokyo, e alcuni Wta 250.
Come detto in precedenza, questa edizione del torneo si giocherà nella capitale dell'Arabia Saudita. E così accadrà fino al 2026. Una sede nuova, annunciata lo scorso aprile e che si pone l'obiettivo di rilanciare un appuntamento caduto un po’ in disgrazia nelle ultime edizioni. In particolare dopo quella di un anno fa giocata in Messico, a Cancun, caratterizzata dalla disorganizzazione e travolta dalle polemiche. Le prospettive però non sono solo quelle di ridare lustro a un torneo che, sulla carta, è il più importante dopo i quattro del GrandeSlam. L'aspirazione saudita infatti è quella di andare alla "conquista" anche del tennis, e le Wta Finals rappresentano un primo passo in questa direzione. Per questo primo anno, il montepremi messo in palio sarà di oltre 15 milioni di dollari, ma l’accordo con la Wta prevede un ulteriore incremento per le prossime due edizioni.
Per Paolini il torneo saudita è il giusto riconoscimento per un anno vissuto ad altissimo livello. In questa stagione della consacrazione l'azzurra ha centrato almeno gli ottavi di finale in tutti i tornei del Grande Slam, e in due occasioni, al Roland Garros e a Wimbledon, ha raggiunto anche la finale. In più, ha vinto il titolo nel Wta 1000 di Dubai. Il primo momento in cui si è capito che qualcosa era cambiato; che si poteva sperare in qualcosa di più grande.
Quello conquistato da Jasmine Paolini è un risultato che il tennis femminile non raggiungeva esattamente da 9 anni. La tennista lucchese diventa così la quarta italiana a giocare le Finals dopo Flavia Pennetta nel 2015, Sara Errani nel 2012 e 2013 e FrancescaSchiavone nel 2010. O per meglio dire, la quarta con l'attuale formula delle Finals a 8 partecipanti, quella più difficile. Prima dell'edizione 2003 infatti erano ben 16 le qualificate e in un contesto così allargato erano riuscite a centrare l'obiettivo anche Raffaella Reggi (1986, 1987 e 1989) e SilviaFarina (2001 e 2002).
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