Kate Cassidy, la fidanzata di Liam Payne rompe il silenzio dopo la sua morte: "Niente mi sembra reale, angelo mio ti amo". Il giallo delle due escort

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“Liam, angelo mio, ti ho amato incondizionatamente e continuerò ad amare per il resto della mia vita. Ti amo“. Con queste parole, cariche di dolore e amore, Kate Cassidy, influencer e fidanzata di Liam Payne, ha rotto il silenzio sulla tragica scomparsa dell’ex membro degli One Direction. In un commovente messaggio su Instagram, Cassidy ha espresso il suo dolore e la sua incredulità per la perdita del compagno: “Grazie per tutte le belle parole e l’amore che mi avete trasmesso. Sono completamente smarrita e niente degli ultimi giorni mi è sembrato reale“. La sua richiesta di comprensione e rispetto è chiara: “Chiedo e prego che mi diate lo spazio per affrontare tutto questo in privato”.

Prima della morte di Liam, la coppia aveva viaggiato insieme in Argentina per assistere al concerto di Niall Horan, ex compagno di band di Liam negli One Direction. Tuttavia, Cassidy era tornata in Florida solo due giorni prima della tragedia: era stata avvistata in un negozio di animali mentre acquistava cibo per il cane che condivideva proprio con Liam. Un'amica di Kate ha parlato con il New York Post, descrivendo lo stato emotivo della giovane influencer: “È devastata, non sta bene, ma non è sola. Ha il sostegno dei suoi amici e familiari”.

Nel frattempo, le indagini sulle circostanze della morte di Liam Payne sono ancora in corso. Nonostante alcune speculazioni iniziali, la polizia non ha inserito nessuno tra i sospettati, ma rimangono aperte varie piste. Alcune testimonianze hanno suggerito che Liam avesse trascorso le sue ultime ore con due escort, Lucile e Aldana, contattate tramite il sito web Gemidos, dove donne offrono la propria compagnia agli uomini allegando foto e descrizione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti riportata dal Mirror, il cantante le avrebbe accolte nella sua camera, quindi avrebbero bevuto insieme, ma senza consumare alcun tipo di droga. Durante l’interrogatorio con la polizia, però, le due donne hanno sostenuto di non avere niente a che fare con la morte dell'artista, nonostante il litigio dovuto alla questione del pagamento. Payne infatti, avendo il visto scaduto e in attesa del rinnovo da parte dell'ambasciata americana a Buenos Aires, aveva tutte le carte di credito bloccate. Le escort sostengono anche di non aver avuto alcun rapporto sessuale e al momento il procuratore Marcelo Roma non le ha inserite nella lista dei sospettati.

La questione rimane aperta: Roma ha disposto ulteriori esami per chiarire se Payne fosse sotto l’influenza di alcol o droghe al momento della caduta. L’autopsia preliminare ha confermato infatti che Payne è morto a causa delle ferite riportate dalla caduta, tuttavia, restano da chiarire ulteriori dettagli, e si attendono i risultati degli esami tossicologici per stabilire con certezza se la star fosse sotto l’effetto di sostanze. Solo una volta concluse le indagini, il corpo di Liam potrà essere rimpatriato in Inghilterra per i funerali.

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