L'ambasciatrice italiana a Mosca: "Ucraina? Il Cremlino si aspetta pressione da Trump. Il punto vero è che Putin non può perdere la faccia"

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“L’attesa per le elezioni americane è finalmente conclusa, e credo che l’esito delle urne abbia portato sia sollievo sia preoccupazione. Di Harris si temevano gli eccessi oltranzisti, allo stesso tempo nella percezione russa è chiaro il ricordo degli inizi della prima presidenza Trump nei confronti di Mosca. Trump ha fatto comprendere che la sua logica transnazionale verrà applicata anche al conflitto ucraino, così da parte del Cremlino ci si attende una certa pressione. L’Ucraina è l’unica vera partita che Mosca non può permettersi di perdere. Il vero punto sarà non far perdere la faccia a chi oggi perde ogni giorno 1.900 uomini sul campo”. A dirlo, intervistata dall’Ansa, è l’ambasciatrice italiana a Mosca, Cecilia Piccioni, dopo l’incontro col presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Dopo una lunga carriera diplomatica, Piccioni ha ricevuto lo scorso luglio il ruolo che ricopre attualmente.

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