La distruzione di Gaza è un affare di famiglia: "Sfollare i palestinesi e radere al suolo le loro proprietà", inchiesta sui fratelli israeliani Vach

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È un uomo spietato, negligente e considera tutti gli abitanti della Striscia di Gaza come terroristi, senza distinzione alcuna. Il fratello ha la sua stessa tendenza al sadismo nei confronti dei palestinesi, impegnato com’è a radere al suolo qualsiasi cosa sia di loro proprietà. Queste le accuse mosse nei confronti di Yehuda Vach, generale capo della 252esima divisione dell'Esercito israeliano, e del fratello Golan, riservista, da una serie di soldati al loro servizio nelle Forze di Difesa Israeliane (Idf) e che hanno raccontato al quotidiano Haaretz ciò che hanno visto e sentito durante i periodi trascorsi nei loro reparti. Molti hanno deciso di esporsi perché ritengono che il generale abbia messo in pericolo la vita dei soldati non rispettando i protocolli di sicurezza e non tenendo conto della scarsa preparazione delle truppe. I vertici dell'esercito però, rispondendo alle accuse, li proteggono e hanno evidenziato come Vach sia invece un uomo professionale, pratico e moralmente rispettabile.

Nel rapporto della testata israeliana, i soldati fanno riferimento a una serie di operazioni condotte tra il 17 e il 28 agosto 2024 a Zeitoun, un quartiere a sud di Gaza City dove sono morti 8 militari israeliani. "Solo perdendo territori i palestinesi potranno imparare la lezione", diceva Yehuda Vach ai soldati per incoraggiarli durante le operazioni. "Vach continuava a spingere gli uomini più a nord senza essersi assicurato che non ci fossero bombe o trappole lungo la via". L'obiettivo? Ampliare la zona cuscinetto attorno al Corridoio di Netzarim. Fino a quel momento, infatti, la 252esima divisione ha operato proprio per la messa in sicurezza del corridoio che divide in due la Striscia, rappresentando una via strategica per la mobilità dell'esercito.

Dopo Zeitoun, la 252esima divisione è stata sostituita dalla Brigata Armata della Riserva Harel della 99esima divisione che tutt'ora – assieme alla 551esima Brigata Paratroopers della Riserva – ne controlla l'accesso. Ma niente è cambiato, la politica di gestione del corridoio è sempre la stessa: chi si avvicina alla zona "messa in sicurezza" da Israele lungo i 7 chilometri di Netzarim finisce nel mirino dei cecchini. Il motivo lo ha spiegato lo stesso generale in una riunione con i principali ufficiali della divisione, a dicembre: è importante raggiungere quanto prima l'obiettivo di "sfollare con la forza i palestinesi che vivono nel Nord di Gaza". Prima di lasciare il corridoio, alcuni dei soldati hanno riferito di aver visto alcuni coloni – tra cui Daniella Weiss che qualche mese fa ha tenuto un importante conferenza sul reinsediamento di Gaza a cui hanno partecipato esponenti del Likud – studiare possibili soluzioni per occupare la Striscia proprio da Netzarim, nonostante la comunità internazionale condanni le attività di insediamento illegali.

Come detto, il generale non è l'unico militare in famiglia: ha un fratello minore di nome Golan Vach, anch'egli citato nel rapporto. È lui, in qualche modo, ad aver portato avanti in parallelo il lavoro del fratello. Fino a gennaio 2024 pare che il colonnello Vach fosse a capo dell'Unità di Ricerca e Soccorso Nazionale come riservista, ma alcuni dei comandanti della 252esima divisione hanno riferito a Haaretz che da quando è iniziata l’offensiva dopo il 7 ottobre 2023 Golan Vach abbia diretto una piccola unità dell'esercito – nota come Pladot Heavy Engineering Equipment – con il compito di "livellare Gaza il prima possibile" distruggendo l'assetto urbano e agricolo di ciò che rimane. "L'unità ha operato con obiettivi propri", come un battaglione fantasma, nonostante le Idf abbiano affermato di averne autorizzato la formazione. Per mesi, però, nessuno ne ha parlato e ancora oggi si hanno poche informazioni sia in merito a come ha agito sulla sua composizione. Non è chiaro, ad esempio, se nel progetto siano stati inclusi anche civili. Ciò che viene riportato da Haaretz è che uno dei comandanti ha descritto alcuni dei membri come "la gioventù in cima alla collina", espressione che spesso viene utilizzata per indicare i coloni estremisti della Cisgiordania. Secondo le informazioni, l'unità è stata sciolta dopo che il 10 settembre alcuni dei soldati della divisione hanno trovato l'ingresso di un tunnel e Golan, senza rispettare le procedure richieste, vi è entrato rimanendo intrappolato per ore e mettendo a rischio la truppa. L'esercito israeliano non ha smentito, né confermato lo scioglimento.

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