La prima presidente della Cassazione Cassano: "Morti sul lavoro, numeri inaccettabili. I dati sui femminicidi sempre più allarmanti"

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“Nell'anno 2024, su un totale di 314 omicidi volontari (in calo dell'8% rispetto ai 340 dell'anno precedente e ai 328 del 2022), quelli maturati in ambito familiare o affettivo ammontano a 151 e in 96 casi hanno come vittima una donna”. È un passaggio del discorso pronunciato dalla Prima Presidente della Corte Suprema di Cassazione, Margherita Cassano, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario. “I dati – aggiunge – continuano a essere allarmanti, in quanto espressione di una perdurante, angusta concezione della donna quale oggetto di possesso e dominio da parte dell'uomo”. Nel corso del corso del suo intervento la presidente ha anche stigmatizzato l’alto numero di morti sul lavoro, definendolo “inaccettabile”. Si tratta di cifre, ha spiegato Cassano, “purtroppo assai eloquenti, ma non sufficienti a descrivere la dimensione del fenomeno cui concorrono anche gli “infortuni sommersi” che non vengono denunciati all'Inail proprio a causa della natura irregolare del rapporto di lavoro, oppure per paura di ritorsioni, ovvero per il timore di cagionare conseguenze negative al datore di lavoro”. L'autorità giudiziaria “interviene al termine di queste situazioni patologiche, quando ormai si sono verificate conseguenze per lo più irreversibili che possono trovare un valido argine solo in una forte azione preventiva“.

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