La Roma e il caso Dybala, Ranieri: "faccio come mi pare, se serve ribalto i tavoli"
Oggi alle 09:23 AM
Giornata di presentazione per Claudio Ranieri che inizia ufficialmente la sua terza avventura da allenatore sulla panchina giallorossa. Durante l'intervista a Trigoria ha parlato del caso Dybala.
“Allora, è la prima cosa di cui ho discusso. Gli dico: ‘Presidente, io faccio come mi pare, è chiaro questo?’ Non voglio sapere se ha clausole o non ha clausole. C’è stata una volta in cui un presidente mi ha detto: ‘Se gioca questo giocatore, lei va a casa’. E io gli risposi: ‘Se lei me lo toglie dalla rosa, lei è il presidente, dichiara che questo giocatore non deve più giocare e io non posso dire niente. Lei è il presidente, lei è il capo, ma se questo giocatore resta nella rosa, io scelgo chi voglio’. Così lui rispose: ‘Se tu lo fai giocare, io ti mando a casa’. Voi che pensate? Ha giocato o non ha giocato? Ha giocato. E me ne sono andato a casa. Ma io allo specchio mi guardo.
Al Presidente Friedkin ho raccontato questo fatto. Ragazzi, voi mi vedete sempre col sorriso, ma io mi incazzo, sapete quando mi incazzo parlo romano, mando per aria ai tavoli. Cioè, un conto è quello che vedete, un conto è ciò che dico ai miei Presidente, sono abituato a parlargli in faccia. Poi dopo sono tutte rose e fiori, perché poi dopo devo venire davanti a lui.
Dybala è di un’altra categoria – ha continuato Ranieri – si vede che quando sta bene fa la differenza. Ancora non ho parlato con lui. Io ho visto il calendario, giochiamo ogni tre giorni. Magari potesse giocare sempre, ma non potrà. Avrà la mia massima considerazione. Certo, poi io starò lì a decidere quando può giocare. Dipendesse da me lo farei giocare 90 minuti per tutte le partite. Le potrà fare? Ho dei dubbi. Però se ce la fa, io non lo levo“.
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