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"Molte minorenni accompagnate dalle mamme chiedono il rinofiller e queste ultime inventano inesistenti problemi respiratori. Ecco perché dire 'no' a c
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01/30/2025 07:39 AM
Andrea Spano e Alessia Glenda Buscarini sono due medici chirurghi plastici ed estetici che quotidianamente visitano decine di pazienti (al TheClinic di Milano) molti dei quali giovanissimi che sovente fanno loro richieste assurde o hanno aspettative irrealistiche. Il dottor Spano, chirurgo plastico ed estetico già dirigente dell'Istituto Nazionale dei Tumori con alle spalle 20.000 interventi e la dottoressa Buscarini, professionista specializzata in chirurgia e medicina estetica non invasiva, tracciano un quadro allarmante di come, per esempio, molti pazienti abbiano la pretesa fare la liposuzione per mettersi il costume e andare al mare dopo qualche giorno.
Dottor Spano e dottoressa Buscarini, vi è mai capitato di dire "no, non ti opero" ad un paziente, dopo una visita?
Ci preme dire che ogni professionista agisce secondo la propria filosofia ed etica e può compiere scelte diverse. A noi in verità capita molto spesso di dire dei "no" e ne andiamo orgogliosi perché ci siamo costruiti una fama di grande professionalità dovuta al fatto che il risultato dei nostri interventi è sempre molto naturale e tende a non stravolgere i connotati del paziente. In altre parole, se viene da noi un paziente e ci chiede di essere operato il giorno dopo diciamo di no perché a fronte di tale decisione occorre prima seguire un percorso preciso. Anche negli interventi di medicina estetica tendiamo sempre a non stravolgere quelle che sono le proporzioni e l'aspetto naturale di un viso.
Mediamente su 100 visite quante si trasformano in un effettivo intervento chirurgico o di medicina estetica?
Circa il 30 per cento delle visite. Decidiamo di dire di no quando le aspettative sono oggettivamente irrealizzabili, quando una donna ci chiede un seno troppo grande per la sua corporatura o quando si pensa di ringiovanire magicamente di 20 anni dopo mezz'ora di sala operatoria.
Quali sono gli interventi chirurgici più richiesti?
Sicuramente l'aumento del seno, la blefaroplastica che noi realizziamo cercando di ringiovanire lo sguardo ma senza ottenere quell'effetto tirato "occhi di gatto" di cui purtroppo in giro ci sono parecchi esempi e la liposuzione. Nel caso di quest'ultima, ad esempio, è fondamentale far capire al paziente che ci vogliono mesi affinché il corpo si sgonfi e si adatti ai nuovi volumi. Insomma non si può fare la liposuzione il venerdì e mettersi il costume e andare al mare nel week end.
Visitate anche pazienti minorenni? Vengono accompagnate dai genitori?
Si, spesso abbiamo a che fare con pazienti, soprattutto ragazze, minorenni. Se ci rendiamo conto che le loro richieste sono frutto di un capriccio o di un colpo di testa e non di un percorso ragionato, magari accompagnato da un supporto psicologico, diciamo di no. A volte capita che le madri che le accompagnano per fare un rinofiller – il rimodellamento del naso con una tecnica mininvasiva – ci dicano che la loro figlia ha dei problemi di respirazione quando in realtà non esiste alcun problema funzionale ma solo un'esigenza estetica. E ci lasci aggiungere che ci accertiamo sempre che il desiderio di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica parta effettivamente dal paziente e non sia frutto di condizionamenti. Per questo evitiamo accuratamente di far partecipare alla visita anche mariti, mogli, amanti, amiche che hanno accompagnato il paziente.
Il filler per aumentare il volume delle labbra e degli zigomi è una pratica molto richiesta dalle donne, spesso molto giovani. Con quale motivazione?
Il motivo purtroppo risiede nella spasmodica voglia di assomigliare a modelli estetici proposti dai social network. Se una ragazza ci porta la foto di una influencer a cui vuole somigliare cerchiamo di farle comprendere che "fabbricare" volti omologati da identiche caratteristiche come gli stessi zigomi, la stessa mascella, le stesse labbra è qualcosa di assolutamente controproducente per noi ma soprattutto per la paziente.
A proposito di social, è una buona idea rivolgersi a medici e chirurghi estetici che si fanno pubblicità sui social?
Assolutamente no. Purtroppo in Italia non c'è ancora una legge che ponga dei paletti come avviene in altri Paesi quindi sui social è possibile imbattersi in medici che tra un balletto e l'altro su Tik Tok si improvvisano chirurghi estetici senza averne le necessarie competenze. Ricordiamo che questo è un terreno minato e a farne le spese è la salute dei pazienti. Spesso ci ritroviamo alle prese con pazienti che ci chiedono di rimediare agli errori fatti da altri e non sempre ci è possibile aiutarli perché alcuni di loro non sanno neppure che tipo di materiale è stato loro iniettato e non è stata loro fornita alcuna etichetta del prodotto utilizzato, cosa che andrebbe sempre richiesta.
Rispetto ad alcuni decenni fa, è cresciuta la richiesta di interventi da parte del pubblico maschile. Quali sono quelli più richiesti?
Gli uomini chiedono soprattutto interventi di blefaroplastica e liposuzione ma rispetto alle donne sono più timorosi quindi molti cercano di evitare la sala operatoria e preferiscono soluzioni di medicina estetica non invasiva ed è per questo che spesso spieghiamo loro che è impensabile ringiovanire di 20 anni con qualche punturina. Molto richiesta negli ultimi anni è la medicina rigenerativa per rinforzare capelli e barba ma anche in questo caso va specificato che risultati apprezzabili si ottengono quando si interviene in modo tempestivo e non quando ormai la calvizie è in stato avanzato perché i miracoli non li fa nessuno.
Qualche numero sui costi degli interventi più frequenti?
Per un aumento del seno la cifra non può scendere al di sotto delle 6/7.000 euro, per una rinoplastica siamo intorno alle 6.000 euro. Ciò è dovuto ai costi che comporta l'impiego di una sala operatoria completamente attrezzata insieme a personale medico altamente qualificato per garantire la sicurezza del paziente. Quando i costi proposti scendono troppo al di sotto di questi standard deve scattare il campanello d'allarme. Un esempio su tutti: se viene proposta una seduta di radiofrequenza per ringiovanire viso e collo con un'apparecchiatura di ultima generazione che si chiama Morpheus 8 a 150/200 euro, significa che la macchina utilizzata non può in alcun modo essere Morpheus perché quella cifra non coprirebbe neppure il materiale impiegato e perché la strumentazione deve essere cambiata per ogni paziente. Una seduta di Morpheus si aggira intorno alle 700 euro.
Ci sono alcuni pazienti che per risparmiare vanno a farsi operare all'estero….
Si può scegliere di farsi trattare all'estero solo se si ha la massima fiducia nel chirurgo che opera in quella data struttura e se si hanno corrette informazioni sulle sue credenziali e sulla sua serietà. In caso contrario è altamente rischioso fare una visita, spesso online, recarsi in Paesi come la Turchia o l'Albania e magari trovarsi nelle mani di un chirurgo diverso da quello con cui si hanno avuti i contatti. E' altresì rischioso compiere questa sorta di turismo medico-estetico programmando un viaggio che dura solo qualche giorno e tornare in Italia subito dopo l'intervento senza considerare che, in caso di complicanze, si rischia di essere lasciati a se stessi.
Qual è la richiesta più assurda?
Negli ultimi tempi c'è una grande richiesta di rimuovere il grasso della bolla di Bichat ovvero di scavare le guance per avere il volto più scolpito e gli zigomi più pronunciati. È una pratica chirurgica che noi non facciamo nel modo più assoluto perché è molto pericolosa: in parecchi casi potrebbe danneggiare il funzionamento delle ghiandole salivari, creare asimmetrie di una guancia rispetto all'altra e compromettere i centri nervosi ed essendo un intervento chirurgico irreversibile potrebbe causare danni permanenti alla salute del paziente.
Recenti casi di cronaca come la morte di Margaret Spada in seguito ad una rinoplastica e l'arresto di un chirurgo a Massa Carrara ci dicono che dobbiamo guardarci dagli annunci sul web. Come possiamo tutelarci?
Per accertarsi delle competenze e della professionalità di un chirurgo o di un medico estetico si può anche ricorrere a internet purché lo si faccia attraverso i siti che hanno una valenza scientifica come la SICPRE che fornisce un elenco dei professionisti più seri e competenti regione per regione. Ricordiamoci sempre che la salvaguardia della salute e la nostra sicurezza valgono molto di più dell'esigenza di risparmiare a tutti i costi.
L'articolo “Molte minorenni accompagnate dalle mamme chiedono il rinofiller e queste ultime inventano inesistenti problemi respiratori. Ecco perché dire ‘no’ a certi interventi estetici, come quello alla bolla di Bichat”: parlano i medici Spano e Buscarini proviene da Il Fatto Quotidiano.